le cose ci sono, sono lì a rispondere ai nostri sguardi più o meno sicuri, alle domande che non facciamo e nemmeno sappiamo, a salvarci e a condannarci: sempre e pur tuttavia solo cose. Sarebbero chiare se noi non fossimo così confusi. Non sono le cose a comandare ma l'atteggiamento che abbiamo noi di fronte ad esse. Come ci poniamo, come scegliamo se parlare o meno e cosa dire e cosa tenere per noi e non condividere. Cosa lasciare andare.
marco valenti scrive
27 luglio 2011
T-Day
Si cambia.
Tutto sa di buono. Lascio una bella canzone sul tema.
Auguratemi buona giornata.
Ne ho bisogno.
E di nuovo cambio casa di nuovo cambiano le cose
e di nuovo cambio luna e quartiere
come cambia l'orizzonte, il tempo, il modo di vedere
cambio posto e chiedo scusa ma qui non c'e' nessuno come me
e stasera do a lavare il mio vestito per l'amore
cambio donna e cambio umore stasera
e stasera voglio uscire che mi facciano parlare
voglio ridere voglio bere, io stasera cambio amore, tutto qui
ma sapere dove andare e' come sapere cosa dire,
come sapere dove mettere le mani
io non so nemmeno se ho capito quando t'ho perduta
qui fioriscono le rose ma dentro casa e' inverno e fuori no
e vendo casa per un motore la soluzione e' la migliore,
un motore certamente puo' tirare
la mia fantasia un po' danneggiata da troppo tempo parcheggiata
e poi cambiare casa come cambiano le cose cosi'
e gira gira gira gira si torna ancora in primavera
e mi trova che non ho concluso niente,
io l'amore l'avevo in mente ma ho conosciuto solo gente
e posso poco andare avanti fintanto che nessuno e' con me
e gira gira gira gira si torna ancora a primavera
e scopro che non ho capito niente
e allora io stasera do a lavare il mio vestito per l'amore
cambio donna e cambio umore cambio numero e quartiere
fintanto che nessuno e' con me
25 luglio 2011
scendere in campo - QUATTRO - la compedenza nella politica, la competenza della politica, la competenza dei politici...
Due.
La sanità costa troppo.
Tre.
Pulizia nella politica.
Eccoci al tema numero quattro, ricordando che sono in ordine sparso e che vogliono essere sollecitazioni, messaggi in bottiglia nel mare...
21 luglio 2011
scendere in campo - TRE - questione morale
19 luglio 2011
a precisazione
perbacco.
io scrivo di quel che credo utile condividere e spero lo venga, condiviso, il più possibile e aspetto commenti.
se nel caso, anche, impietosi.
ma interazione di chi comunque segue un ragionamento purchessia.
ecco.
ci siete?
ma
ci sentite da lì?
[cfr.: trasmettiamo da una casa d'Argentina...]
18 luglio 2011
scendere in campo - i costi della sanità
13 luglio 2011
il più bel disegno tra tutti
Tra le Tag di questo blog, "il disegno di piero" raccoglie una serie di tavole eseguite da mio padre, Pietro Valenti, tra il 2000 e il 2010 a Roma.
Alcune sono in una bozza di catalogo, non in commercio se non per pochi amici. In catalogo questo disegno non lo ho messo perché è grande ed avrebbe sofferto molto nell'essere ridotto ad un A4. Lungo quasi 140 cm, eseguito nel 2006 a parti separate in una successione di fogli Fabriano e montato, assemblato, finito in studio è una vista di Roma dalla terrazza dei Musei Capitolini: si vedono a destra l'Ara Coeli ed il Milite Ignoto visto da dietro, a sinistra il Tempio ebraico ed il teatro di Marcello.
Uno dei più bei panorami del mondo. Senza alcun dubbio il più bel disegno di Roma di Piero.
Lo ho in casa e spesso mi emoziono a guardarlo.
Non riesco a parlarne diffusamente e preferisco regalarlo a chi legge questo blog, ricordando che cliccando sulla immagine questa si apre a dimensioni molto maggiori ma anche che qualsiasi riproduzione delle opere di Piero deve essere precedentemente autorizzata.
da me.
Buona visione!
11 luglio 2011
"sto per scender in campo" - UNO - anagrafe dei politici
4 luglio 2011
"sto per scendere in campo" - prosegue indefesso
Presto cose più fresche (non legate alla attualità) e propositive.
Sto per scendere in campo.
In più mi sono rotto le scatole delle barzellette (non di lui ma su di lui) perché sono barzellette che feriscono il mio essere comunque italiano.
Io non mi sento italiano ma, per fortuna o purtroppo lo sono.
Vorrei essere italiano senza vergognarmene.
La maggioranza degli italiani non la pensa come me; una parte condivide le mie idee e il mio schifo, un’altra invece non partecipa alla politica.
Alcuni, meno di quelli che la pensano come me, credono che abbia ragione quello che ci sta mal governando.
Serve scendere in campo?
Non lo so.
So che tacere e far finta di essere sani non giova proprio a nessuno.
Sto per scendere in campo (meglio: dovremmo tutti essere a bordo campo e poi invadere) per difendere tutti quelli che sono stati presi in giro e che oggi stanno peggio di prima. Perché si levino il prosciutto dagli occhi.
Prima la crisi era solo percepita ma non c’era, ci hanno detto.
Poi ci hanno detto che c’era, dopo che altre nazioni la fronteggiavano da diversi mesi. Il nostro Paese cresce meno degli altri Paesi euro, salvo Grecia e Portogallo.
Stiamo sbagliando politiche economiche e sociali e siamo incantati da un gruppo di manipolatori.
Mai stato ipnotizzato, io, da quelli.
Altri si.
Altri hanno condiviso i suoi disegni fino a ieri; altri ancora hanno contribuito al suo ritorno al potere.
Grazie signor Fini fino a ieri l’altro; grazie signor Turigliatto.
Stanno spaccando tutto.
Potrebbe anche non essere il mio ideale di società quella che stanno spaccando, sia chiaro.
Spaccano il sindacato, per esempio: non è detto che io sia un fan sfegatato dei sindacati come erano… ma li stanno (li hanno) spaccati.
Hanno spaccato la solidarietà, il consociativismo sociale, il cattolicesimo solidale.
Hanno fatto a pezzi le istituzioni.
Perché ed in cambio di che cosa?
Cosa è meglio di prima?
Chi ha tratto beneficio da tutto questo?
emmevù
p.s.: durante il mese di luglio arriveranno quattro mie proposte, minime, che mi piacerebbe molto fossero commentate e rilanciate ovunque nel web.
1 luglio 2011
27000
ventisettemila visitatori, 27.000 click in questo blog dal primo gennaio duemiladieci significa aver superato, numericamente parlando, 50 ingressi al giorno, agosto compreso, domeniche comprese, isole comprese.
grazie.
di cuore.
continuiamo?