marco valenti scrive

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25 agosto 2011

fichi (in agrodolce)





Stanno per arrivare i fichi settembrini. Se ne trovate di chiari (non quelli rossi per capirci) potete fare qualcosa che accompagnerà in modo eccellente formaggi di fossa, formaggi ben stagionati in genere, carni bollite, arrosti freddi del giorno prima.
Le foto provano quanto fatto il sedici di Agosto, avendo a disposizione fichi meravigliosi colti il giorno prima dall’albero di cari amici nel retroterra riminese.
Credetemi se vi dico che è facilissimo.
Allora.
Per un chilo di fichi, sodi e spolverati, 300 grammi di zucchero e un bicchiere di aceto rosso (buono).
Si dispongono i frutti in un tegame di acciaio uno accanto all’altro, con il picciolo verso l’alto; si prosegue con un secondo strato avendo cura di posizionare i frutti al contrario rispetto al primo strato occupando gli spazi tra i fichi del primo strato; si va avanti formando una piramide di non più di tre strati.
Si versa a pioggia lo zucchero e poi si distribuisce l’aceto.
“Dimenticateli” sul fuoco a fiamma bassissima, senza girarli mai, finché lo sciroppo non abbia raggiunto la consistenza di una gelatina piuttosto densa.
Con l’aiuto di un cucchiaio metteteli in barattoli di vetro aggiungendo lo sciroppo e lasciateli in pace in dispensa, se resistete, per un paio di settimane.
Una volta aperta una confezione (se ne resta) va conservata in frigorifero.
(Ricordo a tutti di fare un giro per questo blog nella "tag" dal nome ricette) e se volete potete, tra l'altro, portare in tavola un piatto di pasta con i fichi.
Fatevi felici: fatelo.

4 agosto 2011

Le quattro idee di cui ho parlato

Ecco le quattro idee, parziali, non esaustive di quanto penso, non risolutive da sole, che ho espresso nel blog (a tratti e in post sporadici) e che hanno smosso gli animi assai meno di quanto avevo immaginato.


Resto convinto che dovrebbero essere ribadite e condivise e le riporto.


Il blog, tranquilli tutti, si occuperà – come ha sempre fatto – di altro.





NESSUN INCARICO POLITICO E DIRIGENZIALE PUBBLICO OLTRE IL SETTANTESIMO ANNO DI ETA’.

(Non serve "rottamare". Questa cosa, logica, basterebbe. Sovente chi vuole innovare alla fine dei conti nomina persone che saranno pure esperte - forse - ma che sono decisamente in là con gli anni)





I FARMACI PAGATI DAL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE, QUINDI DA TUTTI NOI CITTADINI, HANNO PREZZI TROPPO CARI E INGIUSTIFICATI: COMPITO DEL GOVERNO PORRE RIMEDIO E FARLI CALARE.

(Sembra una inezia ma, in tutta franchezza, non credo che lo sia)




NESSUN PREGIUDICATO, NESSUN CONDANNATO (ANCHE IN PRIMO GRADO) PUO’ ESSERE CANDIDATO A RUOLI POLITICI ELETTIVI: CHI HA CONDANNE NON PUO’ PRESENTARSI IN QUANTO INELEGGIBILE.

(Sarebbe anche opportuno non candidare chi ha procedimenti in corso ma non vorrei esagerare)





IN CAMPAGNA ELETTORALE AD OGNI LIVELLO, OLTRE AL CANDIDATO PRESIDENTE, SI ESPRIMA IN ANTICIPO LA COMPAGINE DI GOVERNO CHE VERRA’ DESIGNATA, LE COMPETENZE SPECIFICHE PERSONALI DI CIASCUN CANDIDATO A RICOPRIRE CARICHE DI GOVERNO, LE LINEE DI AZIONE CHE VERRANNO PERSEGUITE.

1 agosto 2011

L come libro


L come libro: che altro? Leggo e provo a scrivere (molto ma molto meno di quanto vorrei). Ecco alcune, tra le molte, frasi sui libri che condivido. Ora che siamo in piena estate auguro a tutti felici letture più che mai.

Emmevù

Alcuni libri sono immeritatamente dimenticati; nessuno è ricordato immeritatamente. (Wystan Hugh Auden, Saggi).

Un libro, come un bambino, ha bisogno di tempo per nascere. I libri scritti in fretta […] mi ispirano diffidenza nei confronti dell’autore. Una donna per bene non da alla luce un figlio prima dei nove mesi di rito. (Heinrich Heine, Pensieri e fantasie).

I libri pensano per me. (Charles Lamb, Ultimi saggi di Elia).

Un libro è uno specchio. Se ci si guarda una scimmia, quella che compare non è evidentemente l’immagine di un apostolo. (Georg Lichtenberg, Osservazioni e pensieri).

L’enorme moltiplicarsi dei libri in ogni ramo dello scibile è uno tra i peggiori flagelli dell’età nostra, uno dei più seri ostacoli al raggiungimento d’ogni conoscenza positiva. (Edgar Allan Poe, Marginalia).

Cave ab homine unius libri. Guardati dall’uomo d’un solo libro. (San Tommaso d’Aquino).

I libri hanno gli stessi nemici che l’uomo: il fuoco, l’umido, le bestie, il tempo e il loro stesso contenuto. (Paul Valéry, Littérature).