marco valenti scrive

marco valenti scrive

27 settembre 2009

mi manchi


Ci sono canzoni che riaffiorano, per me, come sedano che sobbolle in una buona zuppa.

Sono canzoni a cui voglio bene e l’affetto va oltre il merito.

Sono canzoni che fanno parte della mia storia personale, che sono formazione, che sono esse stesse storia.

Non so se siano bellissime in assoluto. Lo sono per me e sono imprescindibili.

Questa è una di quelle e vorrei che la assaporaste e che la giudicaste con attenzione.

Ecco.

“mi manchi” merita attenzione.

Perlomeno quella.

Che ne pensate?

Forse sono antico e mi commuovo da solo.

http://www.youtube.com/watch?v=TyGXL6UTIrQ

Così a distanza d'anni aprì la mano
E aveva tre monete d'oro finto
Forse per questo non sorrise
Forse per questo non disse "ho vinto"
Richiuse il pugno, roba di un minuto
Per non sentirlo vuoto
E mi manchi.
E la ragazza fece op-là una sera
E fu un op-là da rimanerci incinta
Vestì di bianco ch'era primavera
E nella polaroid sorrise convinta
Fecero seguito invitati misti
e dodici antipasti
E mi manchi, mi manchi, e mi manchi

E quando dodici anni fa dal bagno
Gli disse "è tardi, devo andare..."
Pensò che si trattasse di un impegno
Non dodici anni senza ritornare
Da allora vinse quasi sempre tutto
E smise di pensare
E mi manchi, mi manchi, e mi manchi

Ma finchè canto ti ho davanti
Gli anni sono solo dei momenti
Tu sei sempre stata qui davanti.

24 settembre 2009

Giovanni Paolo II


Al centro del piazzale principale del Policlinico Gemelli, da luglio 2009, c’è una statua di marmo che raffigura Papa Giovanni Paolo II.
Ecco il link ad un articolo ed una foto:
http://www.policlinicogemelli.it/area/?hw=5&s=348&id=2813
Quando il tempo lo consente Piero ed io ci passiamo un po’ di tempo e lui esegue schizzi e prove di fronte a degenti e parenti di degenti incuriositi.
Ci sono parecchi cattolici fedeli che si fermano davanti alla statua, la toccano, si fanno il segno della croce. Alcuni si trattengono qualche istante in silenziosa preghiera; qualcuno lascia fiori.
Mentre siamo seduti sulle (scomodissime) sedute dello stesso marmo e lui disegna ho modo e tempo di osservare la gente, i loro visi, i loro gesti e i fiori.
I fiori colorati disturbano, nella testa di Piero, la composizione stilistica della scultura.
Ci sono parecchi piccioni nel piazzale e intorno alla statua.
Mi chiedo come mai non ne abbia mai visto uno posarvisi sopra.
Mai.
A Londra Orazio Nelson, a Trafalgar Square, starà morendo di invidia.

19 settembre 2009

dal Gemelli


Il quattro settembre duemilanove Piero viene ricoverato in ospedale, a Roma: Policlinico Gemelli. Dal pronto soccorso al reparto di medicina generale dove è tutt’ora. Insieme al pigiama e a quanto occorre gli porto l’occorrente per disegnare. C’è poco. Dalla finestra, all’ottavo piano, lontanissima la cupola di S. Pietro. Inizia a sfornare bozzetti, uno dopo l’altro, che regala agli altri pazienti. Ci mette poco. È roba di una mezzora al massimo e si lamenta di come la cupola sia lontana. Vuole che lo porti a vederla da vicino. Disegna come può ma a chi gli chiede come stia risponde: “Toglietemi tutto ma non il disegno; lasciatemi disegnare e sono contento”. Ecco una cupola vista da lontanissimo e sbozzata in dieci minuti. È pur sempre del ’24 e ha pur sempre Al…

Va bene così.

Albert Einstein - frasi -2



L’arte è l’espressione del pensiero più profondo nel modo più semplice.
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(Parlando della bomba atomica). Se solo l’avessi saputo avrei fatto l’orologiaio.
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Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.
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La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre.
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Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarla a tua nonna.
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Disprezzo dal più profondo del cuore chi può con piacere marciare in rango e formazione dietro una musica.
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Non so con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale, ma la quarta sicuramente con le pietre.
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La fantasia è più importante del sapere.

(altre notizie e amenità su Einstein e altri aforismi CLICCANDO QUI )

9 settembre 2009

NO PLASTIC DAY


il 12 settembre 2009 sarà la prima giornata internazionale senza sacchetti di plastica: giusto aderire e rifletterci un po'...

www.portalasporta.it

8 settembre 2009

Gillis Lundgren


Ho scoperto, oggi, senza che facessi alcuna ricerca né che interrogassi wikipedia di essere un fan di Gillis Lundgren. Ho gioito ed ho avuto un fremito nello scoprirlo. La sua aria da “mastro ciliegia” nordico mi ha conquistato e mi ha appiccicato addosso un buon umore di cui avevo impellenza. Sono stato intimamente felice che il suo nome e cognome non avessero dieresi o “umlaut”… grazie! Grazie, signor Lundgren a nome di improvvisati bricoleurs di ogni canto d’Europa. Grazie per il suo essere stato alfiere, presumo inconsapevole, di generazioni e generazioni di architetti improvvisati, di virtuosi del fai-da-te, di bamboccioni irretiti dalla facilità dell’arredamento mordi-e-fuggi.

Grazie perché trenta anni fa, stipendiato da Ikea, hai disegnato la libreria Billy.

Non esagero se dico che aprendo il catalogo 2010 (mitico catalogo ormai lasciato a disposizione tal quale le pagine gialle) ho avuto un fremito.

Delizioso.

Ho parecchio da dire e non posso esaurire le emozioni tutte insieme.

Resta un 1998 in cui da Roma andai a caricare Billy a Bologna.

Ikea non era ancora a Roma.

Trecentoventi centimetri di libreria secca secca e con i ripiani da ottanta che, fatalmente, si imbarcano (tanto poi ricompri il ripiano a due soldi).

Grazie comunque e lieto di aver fatto la tua conoscenza.