marco valenti scrive

marco valenti scrive

22 ottobre 2018

Maturità o solitudine?




"Le persone con le quali hai dialogato negli ultimi (...) anni sono state poche o sbaglio?

Sono state poche, è vero. Con il tempo gli amici scompaiono ed è molto difficile farsene di nuovi.

Io non parlo solo di amici in generale, ma anche di interlocutori importanti. Quando mi parlavi di (...) una serie di persone che hai incontrato si sentiva la loro forte presenza nella tua vita. Poi (...) hai parlato solo di lavori, di progetti o (...) del rapporto coi giovani in generale: e questa è un'altra cosa.

Forse hai ragione, è cresciuta la solitudine. Ma è anche vero che ho trovato meno persone con le quali mi interessava dialogare.
Adesso che me lo fai notare, ti dico che è possibile che il mio rallentato interesse per gli altri sia dovuto a delusione. (...) Quando ero giovane qualsisi persona avesse più esperienza di me mi interessava. Arrivato a una certa età l'esperienza non mi è più bastata; occorre che sia in consonanza con la mia e la solleciti a espandersi: e questo non è frequente. Debbo anche dirti che negli ultimi anni c'è stata una grande caduta della comunicazione. Le persone che vedevamo spesso e con le quali si dialogava le si incontrava in giro continuamente: erano nella sfera della mia esistenza. Oggi non si incontra più nessuno."

(Conversazioni su architettura e libertà - Giancarlo De Carlo, Franco Buncuga - elèuthera editore)


E' un libro in cui  Giancarlo De Carlo parla di altro, ovviamente. Un libro per Architetti, o urbanisti, pianificatori, storici dell'architettura. Questo frammento, tuttavia, meritava essere citato fuori dal contesto (del libro).