marco valenti scrive

marco valenti scrive

4 luglio 2011

"sto per scendere in campo" - prosegue indefesso

Anche in questo lunedì mattina continuo a raccontare cose che ho scritto qualche mese fa e che non vedo perché non raccontare. Sto per scendere in campo è una provocazione e un invito generale a pensare e a non essere per forza equidistante. Sono cose scritte mesi fa che sto riportando a puntate.
Presto cose più fresche (non legate alla attualità) e propositive.


Sto per scendere in campo.

In più mi sono rotto le scatole delle barzellette (non di lui ma su di lui) perché sono barzellette che feriscono il mio essere comunque italiano.

Io non mi sento italiano ma, per fortuna o purtroppo lo sono.

Vorrei essere italiano senza vergognarmene.

La maggioranza degli italiani non la pensa come me; una parte condivide le mie idee e il mio schifo, un’altra invece non partecipa alla politica.

Alcuni, meno di quelli che la pensano come me, credono che abbia ragione quello che ci sta mal governando.

Serve scendere in campo?

Non lo so.

So che tacere e far finta di essere sani non giova proprio a nessuno.

Sto per scendere in campo (meglio: dovremmo tutti essere a bordo campo e poi invadere) per difendere tutti quelli che sono stati presi in giro e che oggi stanno peggio di prima. Perché si levino il prosciutto dagli occhi.

Prima la crisi era solo percepita ma non c’era, ci hanno detto.

Poi ci hanno detto che c’era, dopo che altre nazioni la fronteggiavano da diversi mesi. Il nostro Paese cresce meno degli altri Paesi euro, salvo Grecia e Portogallo.

Stiamo sbagliando politiche economiche e sociali e siamo incantati da un gruppo di manipolatori.

Mai stato ipnotizzato, io, da quelli.

Altri si.

Altri hanno condiviso i suoi disegni fino a ieri; altri ancora hanno contribuito al suo ritorno al potere.

Grazie signor Fini fino a ieri l’altro; grazie signor Turigliatto.

Stanno spaccando tutto.

Potrebbe anche non essere il mio ideale di società quella che stanno spaccando, sia chiaro.

Spaccano il sindacato, per esempio: non è detto che io sia un fan sfegatato dei sindacati come erano… ma li stanno (li hanno) spaccati.

Hanno spaccato la solidarietà, il consociativismo sociale, il cattolicesimo solidale.

Hanno fatto a pezzi le istituzioni.

Perché ed in cambio di che cosa?

Cosa è meglio di prima?

Chi ha tratto beneficio da tutto questo?

emmevù



p.s.: durante il mese di luglio arriveranno quattro mie proposte, minime, che mi piacerebbe molto fossero commentate e rilanciate ovunque nel web.

2 commenti:

  1. Allora aspettiamo le tue proposte :)
    Credo proprio che sia ora di proporre e di smetterla di raccontare barzellette su chi ci sta rovinando.
    Un caro saluto,
    Lara

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  2. Eccoci, ci siamo. Ma ci sentite da lì?

    RispondiElimina

Costretto al test di verifica dal proliferare di spam. Mi spiace. Spero molto in tanti commenti e spero che, a prescindere dal fatto che non vengano moderati da me, siano di buon gusto e vengano firmati. Buona lettura e buon commento a tutti.