Quando si parla di vini di un certo tipo viene fuori la definizione di “vino da meditazione” ed a me piace molto. Rimanda, generalmente, ad un buon rosso invecchiato, di gradazione elevata (dai 13 gradi in poi) e pieno di cosiddetti sentori e persistenze: un buon bicchiere, adeguato e capiente, e l’immagine è servita.
Però sa di camino acceso e inverno e invece è ancora estate piena. L’altra sera, che era estate piena, mi sono imbattuto a cena in un vino bianco friulano, un Sauvignon delle Cantina Produttori di Codroipo, di dodici gradi e mezzo.
I vini Friulani sono, spesso, buoni: non solo il Merlot.
Questo bianco è secco, asciutto, profumato di frutti rossi, meraviglioso.
Finire la bottiglia con tardi pensieri estivi è stato splendido: volevo partecipare che le meditazioni estive con vino adeguato sia alla stagione che ai pensieri post cena esiste. Certamente ce ne son parecchi ma questo (dal prezzo decisamente abbordabile) mi sento di consigliarlo.
Non solo finché la stagione si mantiene estiva – preciso – ma anche dopo.
Il sauvignon è tra i miei preferiti, anche se io bevo quello veneto. Sto imparando ad amare i rossi, ho scoperto dei vini dell'Alto Adige davvero ottimi. Poi compro le bottiglie, le conservo per bene e quando le apro, siccome non posso ubriacarmi, finisce che li uso in cucina...vado via cospargendomi il capo di cenere
RispondiEliminaSerena notte