Vorremmo tutti far parte di qualcosa.
Quelle cose di cui vale la pena far parte e che ti fanno da casa, da luogo da difendere, da ideale per cui spendersi e, magari (o anche no) morire.
Vorrei far parte di un intero, o di un club, o di una massoneria di fratelli.
Della mafia no perché un po’ mi schifo e un po’ ho paura.
Una cosa in cui credere, forse una Patria che c’era e che ci hanno tolto.
(Rendetecela).
Oppure una identità.
Ragionando sul termine identità si arriva a uguaglianza.
Magari una parola troppo grossa.
Meglio dire pari opportunità.
Più moderno e adeguato.
Vorrei un luogo, non fisico necessariamente, in cui esercitare la mia libertà.
Appartenendovi.
Lo dico perché ad ella, la libertà intesa come libertà, mi ostino ad appartenere.
Questo è.
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