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Carrello di formaggi del Lazio
Ciriole
Colli lanuvini superiore 2009
Lettura di “Er compagno scompagno” di Trilussa
Mezze maniche rigate all’Amatriciana
Vino Rosso eco solidale e contro le mafie
Lettura da “L’arco de la ciambella” di Giovanni Gigliozzi
Gnocchi alla romana
250 gr. di semolino
1 litro di latte
1 uovo intero
50 gr. di burro
100 gr. di Parmigiano grattugiato
Sale q.b.
Noce moscata
Portate il latte a ebollizione con un pizzico abbondante di sale e una grattugiata di noce moscata. Versate il semolino a pioggia mescolando con una frusta. Cuocete il semolino per qualche minuto continuando a mescolare. Incorporate l’uovo e la metà del parmigiano. Versate il semolino in un’ampia teglia rettangolare preventivamente unta con qualche goccia d’olio (è perfetta la teglia del forno) e livellatelo con una spatola inumidita per ottenere uno strato dell’altezza di un centimetro circa. Lasciate raffreddare. Con uno stampino di forma circolare ricavate tanti dischi. Sistemate i dischi in una pirofila imburrata, cospargeteli con il Parmigiano grattugiato e irrorateli con i cinquanta grammi di burro fuso. Passate gli gnocchi in forno a 200 gradi per una ventina di minuti, finché non avranno formato una crosticina dorata.
Coratella coi carciofi
Pecorino romano
Carciofi alla romana
Ciriole
Lettura da “La scoperta de l’America” di Cesare Pascarella
Crostata di Ricotta e Ciliegie con Visciolata a parte
300 g di farina 150 di burro 1 uovo intero e 2 tuorli 150 g di zucchero un pizzico di sale
Fare la pasta frolla e stenderne i ¾ nella teglia
Riempire la metà del volume con circa 500 gr di ricotta mescolata con due tuorli d’uovo ed una spolverata di zucchero.
Fare un secondo strato con la marmellata di visciole .
Coprire con la pasta frolla rimanente, decorando a piacere e lucidandola con un poco di latte.
Cuocere in forno a circa 180 gradi per una mezz’ora senza far scurire troppo la pasta.
Vino di Visciole
Liquore di mandarino fatto in casa
Lettura da “Er compromesso rivoluzzionario” di Anonimo Romano
Liquore di cioccolato fatto in casa
Splendida Compagnia
Ecco. Gli gnocchi alla romana e la crostata di ricotta e visciole, per come la raccontano le persone che le hanno preparate.
Gnocchi alla romana...squisiti, non li mangiavo da una vita! Erano uno dei piatti forti di mia madre,in quel di Monza...anni sessanta. E mamma era lombarda Doc:-)
RispondiEliminaChe dire della crostata?! Io vivrei di dolci e chi mi conosce lo sa...la crostata di Delia era bellissima e buonissima, me la ricorderò e riassaporerò con le papille della memoria. Grazie:-)