marco valenti scrive

marco valenti scrive

15 marzo 2011

fratelli di Italia


Giuro che non avrei voluto mai e poi mai entrarci.
Sono polemiche da bar, stupide, e trovo che sia più appropriato starne fuori.
Voglio dire: l'unità di un Paese! Merita divisioni? Certo che no. No. Serve il massimo della condivisione, dalla Sicilia a Bolzano.
Bolzano: non ci stanno? Ok: andare. Lasciare nel piatto quello che han guadagnato e andare a passi lunghi e ben distesi.
17 Marzo; unità d'Italia. Il Paese. Con la P maiuscola. 150 anni valgono bene una festa... no? Centocinquanta anni che siamo un popolo solo, una Nazione, un Paese.
Invece polemiche.
Non vorrei parteciparvi mai ma, tuttavia, ci sono polemiche.
C'è chi dice che non c'è un bel nulla di cui essere fieri e c'è chi dice che festeggiare leva ore di lavoro all'Italia che lavora e che produce e che, pertanto non c'è un bel nulla da festeggiare.
Nel bailamme chi non si sente proprio italiano per nulla.
Mi barcameno come posso, con le mie convinzioni, e mi attesto a ritenere che si stia parlando di valori sovraordinanti interessi di pollaio.
Mi illudo.
Mi rendo conto di fare un ragionamento troppo lungo per la maggioranza degli utenti.
Chiedo scusa.
150 anni valgono una festa o no? Io sostengo, convintamente, di si e penso anche che debba essere una festa grande.
Qualcuno se ne è discostato perché non coinvolto (e che: so' italiano io????) e chi piuttosto ha pensato che spendere un giorno di vacanza nuocesse alle capacità del Paese a produrre e costruire un futuro migliore.
Un giorno: si. Stiamo parlano di un cavolo di giorno di lavoro.

C'è gente che scarta l'agenda per vedere, prima di ogni altra cosa, che riserverà l'anno che verrà in termini di sabati, domeniche, ponti e festività: non mi iscrivo a questa schiera.
Tuttavia....
Tuttavia la posizione di Confindustria è tale per cui sembra che questa "una tantum" potrebbe gettare il Paese nel panico produttivo da rebound.

Guardo nobilmente e distrattamente l'annuario 2011.
Quel tanto che risulta sufficiente ad appurare, senza tema di smentite, che:
il 25 Dicembre oltre ad essere Natale è domenica;
ferragosto, 15 agosto, è lunedì:
il 25 aprile è lunedì ma il 24 è Pasqua.
A cercarlo come lo vuoi cercare non c'è un ponte, una facilitazione festiva.
Una che sia una, purchessia.

Magari Confindustria e la Marcegaglia se ne son scordati e ne hanno fatto una questione di principio...
Magari.

Ricorro alle premesse.
Premessa numero uno.
Sono un dipendente pubblico, ministeriale.
Premessa numero due.
Non ho mai guardato, fin ora, il calendario delle festività perché ero convinto che "quando arrivano arrivano".

Ok.
Arriva una circolare in ufficio che specifica che la festività nuova del 17 marzo NON è, come immaginavo, un regalo "Una tantum".
Ciascun ministeriale la leverà dal mucchio delle proprie ferie.
Specifico.
Nessuno ci ha dato un giorno di ferie in più.
ok. Siamo obbligati a spendere un giorno delle nostre ferie il 17 marzo.

Non è un giorno in più ma è obbligo di usare un giorno di ferie personali in quella data.


Non è un giorno in più ma è obbligo di usare un giorno di ferie personali in quella data.


Non è un giorno in più ma è obbligo di usare un giorno di ferie personali in quella data.

Credo di essere chiaro e le ripetizioni del concetto non sono refusi ma desiderio di ribadire.
Io, scioccamente ascoltando polemiche, pensavo che lo Stato, per i suoi 150 anni mi regalasse una festa...
Prescindendo da una delusione da vetero scolaretto lascio a voi le considerazioni del caso.
Mi permetto di lasciarvi solo questa, lieve, traccia.
Me lo consento in quanto OBBLIGATO a prendere un giorno di ferie il 17 marzo.
Ok.
Scommetto sulla intelligenza di chi ha la pazienza di seguirmi (o la pazzia) e non declino oltre.


Ok








Vi invito a trarre conclusioni.
Per favore...

Auguri a tutti e all'Italia (ce ne è bisogno)
emmevu



Di canzone in canzone
di casello in stazione
abbiam fatto giornata
che era tutta da fare
la luna ci ha presi
e ci ha messi a dormire
o a cerchiare la bocca
per stupirci o fumare
come se gli angeli fossero lì
a dire che si
è tutto possibile

Buonanotte all’Italia deve un po’ riposare
tanto a fare la guardia c’è un bel pezzo di mare
c’è il muschio ingiallito dentro questo presepio
che non viene cambiato, che non viene smontato
e zanzare vampiri che la succhiano lì
se lo pompano in pancia un bel sangue così
Buonanotte all’Italia che si fa o si muore
o si passa la notte a volerla comprare
come se gli angeli fossero lì
a dire che si
è tutto possibile
come se i diavoli stessero un po’
a dire di no, che son tutte favole

Buonanotte all’Italia che ci ha il suo bel da fare
tutti i libri di storia non la fanno dormire
sdraiata sul mondo con un cielo privato
fra San Pietri e Madonne
fra progresso e peccato
fra un domani che arriva ma che sembra in apnea
ed i segni di ieri che non vanno più via
di carezza in carezza
di certezza in stupore
tutta questa bellezza senza navigatore
come se gli angeli fossero lì
a dire che si
è tutto possibile
come se i diavoli stessero un po’
a dire di no, che son tutte favole


2 commenti:

  1. Concordo in pieno con le tue riflessioni.
    Piccola soddisfazione personale: iera sera tornando a casa ho sentito mio figlio (7 anni) che cantava a squarciagola "Fratelli d'Italia"...
    Grazie Pio IX°!!!!
    Paboo

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  2. Orgogliosamente italiana mi associo alle tue riflessioni!!!
    Ciao, ti mando un caro abbraccio italianissimo!

    RispondiElimina

Costretto al test di verifica dal proliferare di spam. Mi spiace. Spero molto in tanti commenti e spero che, a prescindere dal fatto che non vengano moderati da me, siano di buon gusto e vengano firmati. Buona lettura e buon commento a tutti.