Con la memoria
Si scrivono da sè, non ci fanno andare via;
ci tengono a giocare con la musica.
E poi ci commoviamo, ma vestiamo di pudore
pensieri che ci spostano da qui.
E riempiamo le pagine di lacrime e bugie,
che spiegano ciò che saremmo noi.
E raramente poi facciamo centro nella verità,
ma coloriamo i nostri limiti con certe poesie.
Più di così, non so se ci consentono di fare:
le parole spesso non racchiudono le idee:
in un viaggio così breve, con troppo lunghe soste,
quasi nulla si presenta facile.
E la vita contraddice "Bon voyage", e tutto tace;
si confondono le immagini di lei
che non è soltanto un volto e nemmeno un'abitudine.
E' lei che si moltiplica per te:
non mandarla via per nuove caratteristiche,
potrebbe non tornare indietro più.
Non fare più valigie tra biglietti e passaporti,
quella nave che trasportano sei tu.
Si fermano qui tra i progetti di fuga,
tra domestiche magie e romanticismi
i misteri di una vita tra le circostanze ignote
che ci tratterranno qui, con la memoria
le cose ci sono, sono lì a rispondere ai nostri sguardi più o meno sicuri, alle domande che non facciamo e nemmeno sappiamo, a salvarci e a condannarci: sempre e pur tuttavia solo cose. Sarebbero chiare se noi non fossimo così confusi. Non sono le cose a comandare ma l'atteggiamento che abbiamo noi di fronte ad esse. Come ci poniamo, come scegliamo se parlare o meno e cosa dire e cosa tenere per noi e non condividere. Cosa lasciare andare.
Nessun commento:
Posta un commento
Costretto al test di verifica dal proliferare di spam. Mi spiace. Spero molto in tanti commenti e spero che, a prescindere dal fatto che non vengano moderati da me, siano di buon gusto e vengano firmati. Buona lettura e buon commento a tutti.