le cose ci sono, sono lì a rispondere ai nostri sguardi più o meno sicuri, alle domande che non facciamo e nemmeno sappiamo, a salvarci e a condannarci: sempre e pur tuttavia solo cose. Sarebbero chiare se noi non fossimo così confusi. Non sono le cose a comandare ma l'atteggiamento che abbiamo noi di fronte ad esse. Come ci poniamo, come scegliamo se parlare o meno e cosa dire e cosa tenere per noi e non condividere. Cosa lasciare andare.
marco valenti scrive
4 gennaio 2009
buoni propositi e orologi
Buoni propositi (o cattivissime intenzioni) per il duemilanove li abbiamo, più o meno, fatti tutti quanti.
Tutto dipenderà da come affronteremo le cose che, giorno dopo giorno, ci capiteranno o che faremo capitare.
Dietro una pila di scartoffie, bollettini da pagare, documenti inutili in attesa di archiviazione, è comparsa la cappuccina inglese che fu di nonno Gino; scandiva il passare del tempo a casa sua; batteva il quarto, la mezzora e i tre quarti per dispiegare tutto il motivetto del big ben di west minister ogni ora.
Poi il tocco.
Rivedo nonno tutti i mattini caricarla con la chiave di ottone ripetendo con soddisfazione lo stesso rito di sempre, felice di averla, soddisfatto del suo suono pulito che riempiva la casa e ne ripartiva le azioni.
Campana laica.
Gran bell’orologio con più di cento anni di storia, costruito in Inghilterra da James Elliot.
Per eventuali appassionati di orologi ecco un link:
http://www.clockguy.com/SiteRelated/SiteReferencePages/ElliottOfLondonHistory.html
A me interessa averla spostata, pulita, caricata e che adesso suoni le ore in casa mia.
È un buon augurio: me lo sento.
Emmevu
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