Ospito nel mio blog alcune parti di un documento dal titolo "ROMA POSSIBILE -IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE E IL “CASO” ATAC" che ho contribuito a scrivere.
Qui si spiega chi conduce, nel trasporto, e con quale pianificazione
All’interno dei confini
della Città Metropolitana operano attualmente diversi gestori, controllati da
differenti livelli di governo:
ROMA TPL: azienda privata di trasporto su gomma che nel 2010 si aggiudica una gara per alcuni servizi di trasporto periferici. Roma TPL Scarl è il secondo gestore di Trasporto Pubblico Locale (TPL) di Roma, dove opera principalmente per l’esercizio delle “Linee Periferiche”, secondo un Contratto di Servizio aggiudicato nel 2010 da Roma Capitale, dopo apposita gara europea. Il Contratto di Servizio riguarda l’esercizio per 8 anni delle “Linee Periferiche” del Comune di Roma, per circa 28 milioni di km l’anno. Si tratta di circa il 20% del servizio di trasporto su bus svolto a Roma
Il restante 80% circa è
svolto dall’Atac, che è il primo gestore del Trasporto Pubblico Locale
romano. Roma TPL ha un capitale di 30 M Euro e annovera tre Soci
paritetici: Umbria Mobilità (il gruppo regionale umbro di Trasporto
Pubblico Locale), COTRI (Consorzio fra Società di Trasporto Pubblico
Locale storicamente consolidate nel Lazio), VT MAROZZI (Società di
Trasporto Pubblico del Gruppo Vinella). Roma TPL è oggi il risultato
dell’evoluzione di alcune ATI (Associazioni Temporanee di Imprese) che
hanno iniziato a operare nel Trasporto Pubblico Locale romano nell’anno
2000 con il servizio messo a gara per le linee J del Giubileo e che hanno
esteso le attività, aggiudicandosi progressivamente la gestione di quella
parte del Trasporto Pubblico Locale urbano romano messo a gara per i lotti
delle linee periferiche. La Società conta su una flotta di circa 500
autobus e coinvolge complessivamente 1900 persone per operare le 103 linee
periferiche di competenza. Dispone di diversi depositi in città.
Nota: la Roma – Lido di
Ostia è di proprietà della Regione Lazio e dal 2010 affidata all’ATAC.
La pianificazione del
Trasporto Pubblico Locale attualmente vede:
- PGTU adottato nel 2015 – Piano Generale del
Traffico Urbano (Giunta Marino) Comune di Roma;
- PUMS in via di adozione – Piano Urbano della
Mobilità Sostenibile (Giunta Raggi) Comune di Roma ;
- PRMTL in costruzione - Piano Regionale della
Mobilità, dei Trasporti e della Logistica Regione Lazio.
Nessun collegamento e
nessuna concertazione tra diversi livelli di governo negli strumenti citati.
In ciascuno di questi
strumenti operativi ci sono idee e non vi è dubbio che, prescindendo da
differenze e preferenze, tutti sono animati dal rafforzamento del Trasporto
Pubblico Locale per una riduzione del traffico privato e una riduzione delle
emissioni inquinanti che disincentivi l’uso del mezzo privato rendendo più
veloce ed efficiente il mezzo pubblico.
Pochi, pochissimi, sono
stati gli interventi degli ultimi anni per diminuire il traffico privato e
potenziare il trasposto pubblico. Il Piano Generale del Traffico Urbano
vigente non ha avuto che insignificanti tracce di attuazione.
Il Piano Urbano della
Mobilità Sostenibile, di fatto, non
tiene conto del PGTU, ma sciorina un lungo
elenco di Opere Invarianti (interventi cardine definiti come ineludibili).
Si
può concordare sui principi, magari opinare su alcune soluzioni proposte, ma
quello che non si può non sottolineare è come il livello di maturazione progettuale
sia nella maggior parte dei casi acerbo e, soprattutto, che risultino pressoché
assenti le coperture finanziarie.
Riteniamo irresponsabile
la mancanza di concertazione pianificatoria tra Roma Capitale e Regione Lazio
fin qui perseguita.
Io auspicavo soluzioni drastiche: tipo per un mese blocco totale della circolazione privata, con adeguato potenziamento del servizio pubblico, che avrebbe trovato strade incredibilmente libere.
RispondiEliminaIl tutto per motivare l'utilizzo dei mezzi pubblici. Se l'autobus non ti fa aspettare tre quarti d'ora e non restasse imbottigliato nel traffico di auto private, tutti o quasi lo preferirebbero come mezzo di spostamento.
Non ci vuole troppo a capirlo... ma provvedimenti così, nessuno si prende la responsabilità di adottarli... nessuno.
Provvedimento suggestivo ma inconcepibile nella situazione data dove si parla soltanto alle pance e non alle teste delle persone; si fa così per due motivi. Il primo è che è chiaro che le pance si contraggono in biliosi conati di vomito. Il secondo è meno evidente: lo sarà se cade ATAC e il Comune, conseguentemente, arriva alla canna del gas. Ci vuole calma e raziocinio. Grazie
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