marco valenti scrive

marco valenti scrive

4 maggio 2015

Principi necessari per tacere



Mi ripropongo e propongo a tutti, in questa epoca di (a)social forum dove tutti parlano di tutto con tutti e non sanno con chi parlano e, a volte, non sanno neanche di cosa parlano dei "moderni" principi per l'arte di tacere.
Auspico sia per me un promemoria da non dimenticare mai.
Sono convinto giovi anche ad altri.

-È bene parlare solo quando si deve dire qualcosa 

che valga più del silenzio.

-Esiste un momento per tacere, così come esiste 

un momento per parlare.

-Nell'ordine, il momento di tacere deve venire 

sempre prima:

solo quando si sarà imparato a mantenere il 

silenzio, si potrà imparare a parlare rettamente.
 
-Tacere quando si è obbligati a parlare è segno di

 debolezza e imprudenza, ma parlare quando si 

dovrebbe tacere, è segno di leggerezza e scarsa

 discrezione.
 
-Mai l'uomo è padrone di sé come quando tace:

 quando parla sembra, per così dire, effondersi e 

dissolversi nel discorso, così che sembra 

appartenere meno a se stesso che agli altri.
 
-Quando si deve dire una cosa importante, bisogna stare particolarmente attenti:

è buona precauzione dirla prima a se stessi, e poi 

ancora ripetersela, per non doversi pentire quando

 non si potrà più impedire che si propaghi.
 
-Quando si deve tenere un segreto non si tace mai

 troppo:

in questi casi l'ultima cosa da temere è saper

 conservare il silenzio.
 
-Il riserbo necessario per saper mantenere il 

silenzio nelle situazioni consuete della vita, non è

 virtù minore dell'abilità e della cura richieste per

 parlare bene; e non si acquisisce maggior merito

 spiegando ciò che si fa piuttosto che tacendo ciò che si ignora.


 Talvolta il silenzio del saggio vale più del

 ragionamento del filosofo:
è una lezione per gli impertinenti e una punizione

 per i colpevoli.
-Il silenzio può talvolta far le veci della saggezza

 per il povero di spirito, e della sapienza per l'ignorante.
 
-Si è naturalmente portati a pensare che chi parla

 poco non è un genio, e chi parla troppo, è uno

 stolto o un pazzo:
allora è meglio lasciar credere di non essere genii

 di prim'ordine rimanendo spesso in silenzio, che

 passare per pazzi, travolti dalla voglia di parlare.
 
-È proprio dell'uomo coraggioso parlare poco e

 compiere grandi imprese;
è proprio dell'uomo di buon senso parlare poco e

 dire sempre cose ragionevoli.
 
-Qualunque sia la disposizione che si può avere al

 silenzio, è bene essere sempre molto prudenti;
desiderare fortemente di dire una cosa, è spesso

 motivo sufficiente per decidere di tacerla.
 
-Il silenzio è necessario in molte occasioni; la

 sincerità lo è sempre: si può qualche volta tacere

 un pensiero, mai lo si deve camuffare. Vi è un

 modo di restare in silenzio senza chiudere il

 proprio cuore, di essere discreti senza apparire

 tristi e taciturni, di non rivelare certe verità senza

 mascherarle con la menzogna.
Abate Dinouart
(1771)
"L'arte di tacere"



3 commenti:

  1. Risposte
    1. Ogni tanto mi fa bene rileggerli (soprattutto sui social forum) ;-)

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  2. meraviglioso contributo al silenzio...
    curatore poco usato

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