Mi ripropongo e propongo a tutti, in questa epoca di (a)social forum dove tutti parlano di tutto con tutti e non sanno con chi parlano e, a volte, non sanno neanche di cosa parlano dei "moderni" principi per l'arte di tacere.
Auspico sia per me un promemoria da non dimenticare mai.
Sono convinto giovi anche ad altri.
-È bene parlare solo quando si deve dire qualcosa
che valga più del silenzio.
che valga più del silenzio.
-Esiste un momento per tacere, così come esiste
un momento per parlare.
un momento per parlare.
-Nell'ordine, il momento di tacere deve venire
sempre prima:
solo quando si sarà imparato a mantenere il
silenzio, si potrà imparare a parlare rettamente.
sempre prima:
solo quando si sarà imparato a mantenere il
silenzio, si potrà imparare a parlare rettamente.
-Tacere quando si è obbligati a parlare è segno di
debolezza e imprudenza, ma parlare quando si
dovrebbe tacere, è segno di leggerezza e scarsa
discrezione.
debolezza e imprudenza, ma parlare quando si
dovrebbe tacere, è segno di leggerezza e scarsa
discrezione.
-Mai l'uomo è padrone di sé come quando tace:
quando parla sembra, per così dire, effondersi e
dissolversi nel discorso, così che sembra
appartenere meno a se stesso che agli altri.
quando parla sembra, per così dire, effondersi e
dissolversi nel discorso, così che sembra
appartenere meno a se stesso che agli altri.
-Quando si deve dire una cosa importante, bisogna stare
particolarmente attenti:
è buona precauzione dirla prima a se stessi, e poi
ancora ripetersela, per non doversi pentire quando
non si potrà più impedire che si propaghi.
ancora ripetersela, per non doversi pentire quando
non si potrà più impedire che si propaghi.
-Quando si deve tenere un segreto non si tace mai
troppo:
troppo:
in questi casi l'ultima cosa da temere è saper
conservare il silenzio.
conservare il silenzio.
-Il riserbo necessario per saper mantenere il
silenzio nelle situazioni consuete della vita, non è
virtù minore dell'abilità e della cura richieste per
parlare bene; e non si acquisisce maggior merito
spiegando ciò che si fa piuttosto che tacendo ciò che si ignora.
silenzio nelle situazioni consuete della vita, non è
virtù minore dell'abilità e della cura richieste per
parlare bene; e non si acquisisce maggior merito
spiegando ciò che si fa piuttosto che tacendo ciò che si ignora.
Talvolta il silenzio del
saggio vale più del
ragionamento del filosofo:
ragionamento del filosofo:
è una lezione per gli
impertinenti e una punizione
per i colpevoli.
per i colpevoli.
-Il silenzio può talvolta far le veci della saggezza
per il povero di spirito, e della sapienza per l'ignorante.
per il povero di spirito, e della sapienza per l'ignorante.
-Si è naturalmente portati a pensare che chi parla
poco non è un genio, e chi parla troppo, è uno
stolto o un pazzo:
poco non è un genio, e chi parla troppo, è uno
stolto o un pazzo:
allora è meglio
lasciar credere di non essere genii
di prim'ordine rimanendo spesso in silenzio, che
passare per pazzi, travolti dalla voglia di parlare.
di prim'ordine rimanendo spesso in silenzio, che
passare per pazzi, travolti dalla voglia di parlare.
-È proprio dell'uomo coraggioso parlare poco e
compiere grandi imprese;
compiere grandi imprese;
è proprio dell'uomo di buon senso parlare poco e
dire sempre cose ragionevoli.
dire sempre cose ragionevoli.
-Qualunque sia la disposizione che si può avere al
silenzio, è bene essere sempre molto prudenti;
silenzio, è bene essere sempre molto prudenti;
desiderare fortemente di dire
una cosa, è spesso
motivo sufficiente per decidere di tacerla.
motivo sufficiente per decidere di tacerla.
-Il silenzio è necessario in molte occasioni; la
sincerità lo è sempre: si può qualche volta tacere
un pensiero, mai lo si deve camuffare. Vi è un
modo di restare in silenzio senza chiudere il
proprio cuore, di essere discreti senza apparire
tristi e taciturni, di non rivelare certe verità senza
mascherarle con la menzogna.
sincerità lo è sempre: si può qualche volta tacere
un pensiero, mai lo si deve camuffare. Vi è un
modo di restare in silenzio senza chiudere il
proprio cuore, di essere discreti senza apparire
tristi e taciturni, di non rivelare certe verità senza
mascherarle con la menzogna.
Abate Dinouart
(1771)
"L'arte di tacere"
ne faccio tesoro, davvero
RispondiEliminaOgni tanto mi fa bene rileggerli (soprattutto sui social forum) ;-)
Eliminameraviglioso contributo al silenzio...
RispondiEliminacuratore poco usato