Ciao oscurità, mia
vecchia amica! Sono qui per parlare di nuovo con te perché una visione,
arrivando dolcemente, ha lasciato i suoi semi mentre stavo dormendo: la visione
che si è fissata nella mia mente è ancora qui, dentro il suono del silenzio.
Ho camminato da solo
in sogni privi di riposo, in strette strade acciottolate, nell’alone della luce
di un lampione e ho sentito il mio colletto bagnato e freddo quando i miei
occhi sono rimasti abbagliati dal lampo di una luce al neon che ha spezzato la
notte intaccando il suono del silenzio.
Nella luce fredda
vidi diecimila persone, forse di più.
Persone che parlavano
senza dire nulla; persone che ascoltavano senza capire; persone che scrivevano
canzoni che le voci non avrebbero potuto cantare insieme. Nessuno osava
disturbare il suono del silenzio.
“Pazzi!” dissi “Voi
non sapete che il silenzio cresce come un cancro: ascoltate le parole che posso
insegnarvi. Prendete le mie braccia in modo che possa raggiungervi”.
Ma le mie parole
cadevano come silenziose gocce di pioggia e ne usciva l’eco dai pozzi del
silenzio.
E tutta la gente si
inginocchiava e pregava il dio neon che aveva creato e l’insegna lampeggiava il
suo messaggio con le parole che lo formavano, e il massaggio era: “Le parole
dei Profeti sono scritte sui muri della metropolitana e negli androni dei
palazzi e diventano sussurro nel suono del silenzio”.
Hello, darkness,
my old friend
I've come to talk
with you again
Because a vision
softly creeping
Left its seeds
while I was sleeping
And the vision
That was planted
in my brain
Still remains
Within the sound
of silence
In restless
dreams I walked alone
Narrow streets of
cobblestone
Beneath the halo
of a street lamp
I turned my
collar to the cold and damp
When my eyes were
stabbed
By the flash of a
neon light
That split the
night
And touched the
sound of silence
And in the naked
light I saw
Ten thousand
people, maybe more
People talking
without speaking
People hearing
without listening
People writing
songs that voices never share...
And no one dare
Disturb the sound
of silence.
"Fools,"
said I, "you do not know
Silence like a
cancer grows."
"Hear my
words that I might teach you,
Take my arms that
I might reach you."
But my words like
silent raindrops fell,
And echoed in the
wells of silence.
And the people
bowed and prayed
To the neon god
they made.
And the sign
flashed out its warning
In the words that
it was forming.
And the signs
said: "The words of the prophets
Are written on
the subway walls
And tenement
halls,
And whisper'd in
the sound of silence."
Scritta e pubblicata da Paul Simon nel settembre del 1965.
Se sostituite le "luci al neon" fatte divinità con il tramestio vacuo della comunicazione veloce e propagandistica, con i valori di autorevolezze posticce e beni inutili elevati a faticcio troverete che è straordinariamente attuale e che, come un cancro, cresce il silenzio dei giusti.
E' un mese, ormai, che sto zitto sui cosiddetti "social". Se peroro una causa, ragionando, vengo tacciato come "gufo", "sfascista", "wannamarchi". Rivedetevi qualche mio post qui: non è così. Purtroppo
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