Provo un senso di disagio, quasi di soffocamento.
Siamo tutti sullo stesso autobus e il guidatore, sconsideratamente, invece di guardare la strada si fa gli affari suoi.
Il tragitto è impervio e pericoloso.Nessuno riesce a convincere il guidatore ad accostare e lasciare la guida del mezzo.
Chi riesce scende al volo o, comunque, progetta la fuga.
Tutti i passeggeri – o quasi tutti (certamente la maggioranza di essi) – si rende conto del pericolo.
Sono passeggeri disorganizzati, impotenti e divisi: ciascuno vede se stesso in pericolo ma nessuno pare rendersi conto che il pericolo riguarda tutti.
Un paio di amici del conducente provano a rassicurare i passeggeri che va tutto bene e che l’autista resta certamente il migliore in circolazione.
Nessuna soluzione condivisa e l’autobus, imboccata una discesa ripida e tortuosa, sbanda prendendo una velocità troppo elevata.
Brutta situazione?
Vista sui giornali.
Ma non è, purtroppo, un autobus di linea.
Questa è l’Italia, amico mio…
E stiamo per arrivare al capolinea...
RispondiEliminamagari Fabipasticcio,almeno l'autsita scenderebbe.
RispondiEliminail rischio è sfrangersi alla prossima curva..........