Il Nobel per la Pace 2011 è stato assegnato a due donne africane e una yemenita: la presidente liberiana Ellen Johnson Sirleaf, la sua compatriota Leymah Gbowee e la yemenita attivista per i diritti civili Tawakkul Karman.
Vediamo chi sono?
http://it.wikipedia.org/wiki/Ellen_Johnson_Sirleaf
http://it.wikipedia.org/wiki/Leymah_Gbowee
http://it.wikipedia.org/wiki/Tawakkul_Karman
Quale il senso di questo riconoscimento?
La motivazione ufficiale del Nobel della Pace afferma che l’assegnazione del premio alle tre donne è “per la loro lotta non-violenta per la sicurezza delle donne e per il loro impegno per i diritti delle donne alla piena partecipazione nella costruzione della pace”.
Tutte le donne africane meritano il Nobel: per la pace.
Il video dell'inno che Amii Stewart ha dedicato alle donne africane e alla Campagna Noppaw. Musica e arrangiamenti di Paolo Casa. Prodotto da Paolo Casa e Valerio Galli. Immagini e montaggio a cura di Marco Mensa ed Elisa Mereghetti, della società di produzione televisiva Ethnos.
“Questo premio riconosce ciò che le attiviste e gli attivisti per i diritti umani sanno da decenni: che la promozione dell’uguaglianza è il fondamento per la costruzione di società giuste e pacifiche” - ha dichiarato Salil Shetty, Segretario generale di Amnesty International. “Il lavoro senza sosta di queste e di innumerevoli altre attiviste ci porta più vicini a un mondo nel quale le donne vedranno protetti i loro diritti e avranno maggiore influenza a ogni livello di governo.
Oggi non celebriamo solo tre importanti donne, ma tutte le persone che lottano per i diritti umani e l’uguaglianza all’interno delle loro società.
La scelta di quest’anno del comitato Nobel incoraggerà le donne di ogni parte del mondo a proseguire la lotta per i loro diritti”.
Condividiamo tutti la gioia per quello che è successo.
Emmevù
le cose ci sono, sono lì a rispondere ai nostri sguardi più o meno sicuri, alle domande che non facciamo e nemmeno sappiamo, a salvarci e a condannarci: sempre e pur tuttavia solo cose. Sarebbero chiare se noi non fossimo così confusi. Non sono le cose a comandare ma l'atteggiamento che abbiamo noi di fronte ad esse. Come ci poniamo, come scegliamo se parlare o meno e cosa dire e cosa tenere per noi e non condividere. Cosa lasciare andare.
Condivido condivido condivido.
RispondiEliminaFirmai a suo tempo un anno fa una petizione perchè il Nobel fosse dato a tutte le donne africane come simbolo delle lotte delle donne. Ne hanno scelte due, ma è vero che è il Nobel delle donne Africane e di tutte le donne. Pensi che da questo impareremo qualcosa di più? Vorrei tanto dirti Sìììì, ma mi vien da dire Nì.
Buona giornata
fabipasticcio. il Nobel deve , per norma, essere assegnato ad una persona fisica.
RispondiEliminacon nome e cognome
Il valore dei tre nomi è simbolico a sostegno delle walking women
:-)