le cose ci sono, sono lì a rispondere ai nostri sguardi più o meno sicuri, alle domande che non facciamo e nemmeno sappiamo, a salvarci e a condannarci: sempre e pur tuttavia solo cose. Sarebbero chiare se noi non fossimo così confusi. Non sono le cose a comandare ma l'atteggiamento che abbiamo noi di fronte ad esse. Come ci poniamo, come scegliamo se parlare o meno e cosa dire e cosa tenere per noi e non condividere. Cosa lasciare andare.
marco valenti scrive
25 agosto 2011
fichi (in agrodolce)
4 agosto 2011
Le quattro idee di cui ho parlato
(Non serve "rottamare". Questa cosa, logica, basterebbe. Sovente chi vuole innovare alla fine dei conti nomina persone che saranno pure esperte - forse - ma che sono decisamente in là con gli anni)
1 agosto 2011
L come libro
L come libro: che altro? Leggo e provo a scrivere (molto ma molto meno di quanto vorrei). Ecco alcune, tra le molte, frasi sui libri che condivido. Ora che siamo in piena estate auguro a tutti felici letture più che mai.
Emmevù
Alcuni libri sono immeritatamente dimenticati; nessuno è ricordato immeritatamente. (Wystan Hugh Auden, Saggi).
Un libro, come un bambino, ha bisogno di tempo per nascere. I libri scritti in fretta […] mi ispirano diffidenza nei confronti dell’autore. Una donna per bene non da alla luce un figlio prima dei nove mesi di rito. (Heinrich Heine, Pensieri e fantasie).
I libri pensano per me. (Charles Lamb, Ultimi saggi di Elia).
Un libro è uno specchio. Se ci si guarda una scimmia, quella che compare non è evidentemente l’immagine di un apostolo. (Georg Lichtenberg, Osservazioni e pensieri).
L’enorme moltiplicarsi dei libri in ogni ramo dello scibile è uno tra i peggiori flagelli dell’età nostra, uno dei più seri ostacoli al raggiungimento d’ogni conoscenza positiva. (Edgar Allan Poe, Marginalia).
Cave ab homine unius libri. Guardati dall’uomo d’un solo libro. (San Tommaso d’Aquino).
I libri hanno gli stessi nemici che l’uomo: il fuoco, l’umido, le bestie, il tempo e il loro stesso contenuto. (Paul Valéry, Littérature).