marco valenti scrive

marco valenti scrive

11 aprile 2011

Notte stellata e non solo


Due considerazioni distinte e una conclusione.

La prima cosa è che “Vincent” (altrimenti nota come “Starry night”) è una canzone di Don Mclean di una dolcezza infinita e struggente, dedicata all’immenso Vincent Van Gogh ed ha un testo che parla da solo.

Non c’è bisogno di aggiungere nulla.

Seconda considerazione è che in una scuola pubblica dove ci sono i finanziamenti per comprare lavagne elettroniche ma non per rimettere a posto le aule, mettere in sicurezza un cortile o, semplicemente, comperare carta per fotocopie, sapone e carta igienica, una maestra di quinta elementare (coniugando passione, arte e tecnologia) con i bambini ha realizzato questo video.

Cliccate col destro e apritelo su youtube!




La conclusione è che, malgrado tutto, si può sempre volare.

Grazie, Delia, per riuscire a ricordarcelo.

Emmevù


Starry , starry night,

paint your palette blue and grey, look out on a summer’s day, with eyes that know the darkness in my soul.

Shadows on the hills,

sketch the trees and the daffodils, catch the breeze and the winter chills, in colours on the snowy linen land.

Now I understand

What you tried to say to me,

How you suffered for your sanity,

how you tried to set them free.

They would not listen, They did not know how, Perhaps they’ll listen now.

Starry,starry night

Flaming flowers that brightly blaze swirling clouds in violet haze reflect in Vincent’s eyes of China blue

colours changing hue

morning fields of amber grain weathered faces lined in pain are soothed beneath the artist’s loving hands

For they could not love you ,but still your love was true,

and when no hope was left in sight,

on that starry, starry night,

you took your life, as lovers often do

but I could have told you , Vincent ,

this world was never meant for one as beautiful as you.


Starry, starry night ,

portraits hung in empty halls frameless heads on nameless walls with eyes that watch the world and can’t forget

like the strangers that you’ve met

the ragged men in ragged clothes a silver thorn a bloody rose lie crushed and broken on the virgin snow.

4 commenti:

  1. Era anche la sigla di un "giallo" a puntate anni '70: "Lungo il fiume e sull'acqua" e se non ricordo male tra i protagonisti c'era il mitico Giampiero Albertini!
    Paboo

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  2. Lo farò vedere al mio cucciolo, visto che gli ho trasmesso l'amore per Van Gogh. La canzone è perfetta.
    Anche nella classe del mio cucciolo arriverà la lavagna interattiva, ma manca il resto...però c'è un maestro e una maestra che seminano tantissimo, per fortuna!
    Grazie Marco

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  3. Grazie Marco! L'ho appena fatto vedere anche a mia figlia.
    Un applauso agli allievi e alle maestre.

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