Oltre ad Al, mio padre ha un leggero diabete che tiene a bada con l’ausilio di pasticche. Niente insulina per intenderci. Il connubio Al-diabete porta ad appetiti importanti privi di autocontrollo, ovvero, (traducendo) capita che rubacchi vivande random.
Di ritorno dalla vigilia di Natale trascorsa da altri e ricca di fritti, due primi, insalata russa con gamberi, alici e altre – numerose – delizie alle due e trenta del venticinque lo ho salutato, gli ho augurato ancora buon Natale e buona notte.
Ancora col cappotto va verso la cucina.
“Dove vai papà?”.
“Non si potrebbe avere una cosina da mangiare?”.
Lo accompagno con cortesia in camera sua e vado in cucina a fumare una sigaretta e, un po’, a far da sentinella al cibo e metter via tentazioni notturne natalizie.
(Tra queste i biscotti di Delia in foto).
Fumo e sorrido.
That’s Al; that’s all folks…
Almeno non corre il rischio di ipoglicemie... Ma come sono testardi questi genitori diabetici...Accidenti, certo però che quei biscotti sono una tentazione! E poi tutto paga il Natale...Buone feste!
RispondiEliminaun abbraccio e tanti auguri a nonno Piero:-)
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