Dopo uno splendido pranzo con amici a Pesaro, in ottobre, mi avevano regalato una bottiglia di Bianchello del Metauro (oltre a libri e simpatia).
Ieri – finalmente (complice una cena a casa mia a base di pesce) – lo ho stappato brindando a loro.
Nuovamente, a ragion veduta, li ringrazio per il vino.
Perfetto con l’antipasto di tartine al tonno affumicato, ha poi lasciato il posto ad un Verdicchio, risotto alla pescatora seguito da calamari con i carciofi e a bellissime chiacchiere prenatalizie.
Bella serata.
Il periodo è quello più adatto.
Calamari e carciofi.
(facile ricetta gustosissima)
Tagliare i calamari (sei etti) a listarelle.
Rosolare l'aglio, poi toglierlo e unire i calamari, salare e pepare.
Bagnarli con un mestolo di brodo e lasciarli cuocere a recipiente coperto e fuoco minimo per circa 30 minuti.
Cuocere in altri 2 cucchiai d'olio i carciofi (una decina) tagliati a spicchi, salare e pepare.
Rosolare l'aglio, poi toglierlo e unire i calamari, salare e pepare.
Bagnarli con un mestolo di brodo e lasciarli cuocere a recipiente coperto e fuoco minimo per circa 30 minuti.
Cuocere in altri 2 cucchiai d'olio i carciofi (una decina) tagliati a spicchi, salare e pepare.
Quando i calamari saranno cotti, unire i carciofi e cuocere tutto insieme per qualche altro minuto.
Bianchello del Metauro.
Prodotto in provincia di Pesaro-Urbino sulle colline che fiancheggiano le sponde del fiume Metauro, in prevalenza dal vitigno Bianchello (Biancame), questo vino presenta caratteri tenui e delicati. In genere ha colore giallo paglierino tenue con riflessi verdolini, profumi di pesca bianca e di fiori bianchi; al gusto le sue doti migliori sono la freschezza, l’immediatezza e la piacevolezza. È un vino che andrebbe consumato giovane, in genere entro l’anno successivo alla
vendemmia, anche se alcune selezioni possono reggere un affinamento un po’ più lungo. Da sposare con insalate di mare senza marinature, sia a base di pesce crudo che leggermente scottato.
vendemmia, anche se alcune selezioni possono reggere un affinamento un po’ più lungo. Da sposare con insalate di mare senza marinature, sia a base di pesce crudo che leggermente scottato.
Il vitigno: Per la produzione del Bianchello del Metauro è ammesso l'utilizzo per un minimo del 95% del vitigno Bianchello (biancame), per il restante 5% può essere utilizzata malvasia toscana.
Le zone di produzione: Il Bianchello del Metauro viene prodotto in 18 comuni della provincia di Pesaro-Urbino in prossimità del corso del fiume Metauro. Le zone più vocate alla coltivazione di Bianchello sono quelle interne, fra cui ricordiamo i paesi di Fermignano, Acqualagna, Fratte Rosa, Cartoceto, Fossombrone, Isola del Piano.
Le proprietà organolettiche: La caratteristica che spicca bevendo il Bianchello del Metauro è la grande beva. Favorito anche dalla non troppo accentuata gradazione alcolica, è un vino fresco e di compagnia, che unisce e fa brindare (chiamato anche vino della gioventù). La stessa vivacità la troviamo nel colore giallo paglierino scarico dai riflessi verdi ,nella grande trasparenza che ne esalta ancora di più la freschezza- I profumi e i gusti tenui richiamano l'odore dei prati in fiore e dei tigli. Armonico e delicato, i Bianchelli del Metauro prodotti in prossimità della costa sono "spiritosi e allegri" mentre quelli dell'entroterra hanno gusti più tenui e delicati. Da bersi giovane.
mi unisco col pensiero e il bicchiere... allegro;-)
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RispondiEliminaUna curiosità, che mi rende ancor più gustoso questo vino. Nell'etichetta è riportato il disegno di una coppa del IV sec. D.C. con la scritta "Indeo, anima dulcis piezeses" tradotta, "In Dio, o dolce anima bevi e vivi" :D
RispondiEliminawww.oliveriana.pu.it/index.php?id=14761