le cose ci sono, sono lì a rispondere ai nostri sguardi più o meno sicuri, alle domande che non facciamo e nemmeno sappiamo, a salvarci e a condannarci: sempre e pur tuttavia solo cose. Sarebbero chiare se noi non fossimo così confusi. Non sono le cose a comandare ma l'atteggiamento che abbiamo noi di fronte ad esse. Come ci poniamo, come scegliamo se parlare o meno e cosa dire e cosa tenere per noi e non condividere. Cosa lasciare andare.
marco valenti scrive
14 agosto 2009
"Sfiga all'ok corral"
A completamento del precedente post “uova e frasi celebri” - http://lecosesonocomesono-mv.blogspot.com/2009/08/uova-e-frasi-celebri.html - e come promesso lascio un cenno al libro “Sfiga all’ok corral”.
Delizioso, arguto, ottima lettura estiva.
Una banda di raffinati giocatori linguistici si aggira per l'Italia: più noti e meno noti. Questo libro nasce da una sfida che Umberto Eco ha gettato ai lettori di "Golem" e ad altri amici appassionati di sciarade, zeppe e quant'altro, i quali hanno risposto alla provocazione di Eco partecipando al gioco. Il libro è a episodi (molti e brevi); se l'idea del soggetto iniziale era stata di Eco, la sceneggiatura è stata stesa da Stefano Bartezzaghi,coadiuvato dai soggettisti di "Golem" e dell'Einaudi; Bartezzaghi ha anche curato la regia e il montaggio del libro.
Un libro che è un gioco. In una serata tra amici si possono reinventare pagine e pagine della cinematografia mondiale (e poi della letteratura, del teatro, della musica, dell'arte), modificando una e una sola lettera dei titoli originali. Chi è l'interprete di Io sono un antartico? Che romanzo è L'uovo senza qualità? E come suonerà la melodia di Eleanor Rugby? Si parte da una definizione, per esempio, «vietata l'autopsia» ed ecco il film Non aprite quella morta. Oppure «stupido d'un felino» ed ecco il romanzo Il gatto tardo. Il libro vorrebbe restituire l'atmosfera del gioco collettivo che Paolo Conte ha definito genialmente La grande allusione. Un gioco che è una storia da cinema: dalla prima scena all'ultimo fotogramma, gli interpreti sono i tanti lettori della rivista telematica «Golem» che hanno inviato le loro proposte e hanno preso parte al gioco, con la partecipazione di Roberto Benigni, Umberto Eco, Paul Auster, con i Cinque Compari in primo piano, con la consulenza sui titoli porno di Aldo Nove, le riduzioni televisive di Aldo Grasso e di Fabio Fazio, le scene dallo stadio di Gianni Mura, il catering poetico di Alessandra Berardi, le immagini a cura degli Eredi Brancusi, la colonna sonora con musiche di Nicola Piovani, Paolo Conte, Tommaso Labranca Human Jukebox Service, Francesco Guccini e Carlo Boccadoro.
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lo metterò nella mia lista dei desideri
RispondiEliminafai bene: è davvero una miniera di arguzie e di divertimento!
RispondiEliminaehi, fa piacere che vi siate divertiti!
RispondiEliminaclaudia cadoni,
una dei cinque compari :-)