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A Roma il Ponte Palatino viene chiamato “ponte di ferro”, per la sua struttura, o “ponte inglese”, per via del senso della circolazione stradale (opposta rispetto alla nostra e, pertanto, all’inglese).
In questo disegno Pietro Valenti ne coglie uno scorcio da Lungotevere de’ Cenci (lato Sinagoga) e prende una parte dell’Isola Tiberina.
Siamo nel suo raggio d’azione che ha centro al Campidoglio.
Come fa spesso, interpreta quello che vede aggiungendo parecchio verde in più di quanto ce ne sia in realtà. È la sua …verdura.
L’altra immagine è una fotografia di Delia Casa (Blog “Roma Città Eterna” - http://roma.uniterre.com/ ) e mostra un altro scorcio del Ponte e dell’Isola dal ponte che porta all’isola dall’altro lato del Tevere (Ponte Cestio).
C’è vita notturna fino a settembre, “L’isola del cinema”, bancarelle, bar, ristoranti e quanto occorra per passare una buona estate romana.
Tutti i disegni di questo blog sono splendidi!
RispondiEliminaGrazie
La foto rende magico uno degli angoli più suggestivi della nostra città. Sembra tutto placcato oro, quasi un panorama bizantino, una città d'Oriente.
RispondiEliminaIl Tevere poi, sornione e cinico come noi romani, sarebbe meraviglioso se acquistasse questo colore invece del marroncino solito.
non sapevo si chiamasse anche ponte inglese, ci passo una volta a settimana, minimo e non ci avevo fatto caso che è invertita la rotta!!!!
RispondiEliminaNemmeno io sapevo questa cosa del ponte inglese!
RispondiEliminaLa foto di Delia è splendida e fa da contrappunto ideale al disegno di Pietro,uno dei miei preferito...fino ad ora!
Pensavo...l'idea di aggiungere la "verdura"...mi ricorda Buzzati e il suo Duomo di Milano circondato da un grande prato:-)