P. mi viene incontro con una foto che ritrae me piccino e mia sorella ancora più piccola di me. Mi mostra la foto e mi dice:
“ecco… questo, credo, sia tu da piccolo; questa bambina chi è?”. Guardo la foto e penso a Francesca con cui, entrambi, non abbiamo rapporti per litigi antichi.
I litigi dovrebbero essere sempre risolti presto
perché non diventino abissi insuperabili.
Gli dico: “E’ mia sorella Francesca: tua figlia.”.
Mi guarda accorato, sinceramente costernato e sbigottito, impaurito.
“Ho una figlia?!?”.
Il sottotesto suona
...“ho una figlia segreta/
una figlia illegittima/
il frutto della colpa/
una bambina di cui dovrei occuparmi”.
Sorrido e mi siedo per raccontargli la sua vita.
Almeno quel che ne so. Francesca è del 1965.
“ecco… questo, credo, sia tu da piccolo; questa bambina chi è?”. Guardo la foto e penso a Francesca con cui, entrambi, non abbiamo rapporti per litigi antichi.
I litigi dovrebbero essere sempre risolti presto
perché non diventino abissi insuperabili.
Gli dico: “E’ mia sorella Francesca: tua figlia.”.
Mi guarda accorato, sinceramente costernato e sbigottito, impaurito.
“Ho una figlia?!?”.
Il sottotesto suona
...“ho una figlia segreta/
una figlia illegittima/
il frutto della colpa/
una bambina di cui dovrei occuparmi”.
Sorrido e mi siedo per raccontargli la sua vita.
Almeno quel che ne so. Francesca è del 1965.
bel post,ma stringe il cuore...
RispondiEliminaCondivido il pensiero di Delias.
RispondiEliminaChiedo aiuto ad Oscar Wilde che mi sussurra:
"Dopo un buon pranzo si può perdonare chiunque, persino i nostri parenti!" :)