le cose ci sono, sono lì a rispondere ai nostri sguardi più o meno sicuri, alle domande che non facciamo e nemmeno sappiamo, a salvarci e a condannarci: sempre e pur tuttavia solo cose. Sarebbero chiare se noi non fossimo così confusi. Non sono le cose a comandare ma l'atteggiamento che abbiamo noi di fronte ad esse. Come ci poniamo, come scegliamo se parlare o meno e cosa dire e cosa tenere per noi e non condividere. Cosa lasciare andare.
marco valenti scrive
9 luglio 2009
biscotti e galera
Per un pacco di wafer rubato in un discount un uomo di quaranta anni ha avuto una condanna a tre anni di carcere.
È successo a Napoli.
Riporto il link dell’articolo che ne spiega i grotteschi motivi.
Sono quelle situazioni in cui, a mio avviso, occorre fermarsi un attimo a riflettere. Poiché è probabile che il giudice non abbia commesso errori nella sentenza ci deve essere qualcosa altrove di sbagliato.
Forse non necessariamente ingiusto ma profondamente sbagliato.
No?
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/cronaca/wafer-condanna/wafer-condanna/wafer-condanna.html
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Costretto al test di verifica dal proliferare di spam. Mi spiace. Spero molto in tanti commenti e spero che, a prescindere dal fatto che non vengano moderati da me, siano di buon gusto e vengano firmati. Buona lettura e buon commento a tutti.