PASSOCANNONE E POLPO
Come al solito nella mia
enoteca del cuore si discute.
Da ORGANIC%L, a Roma in Viale Jonio, prima di
scegliere un vino si ragiona.
Questa volta la partenza era cosa abbinare ad una
tiella di polpo e io ero partito con l’idea di un bianco secco di buona
gradazione ma poi, parlando in dettaglio della ricetta, la presenza di pomodoro
e la piccanza del piatto, hanno portato Alessio (uno degli amici della vineria)
a farmi ragionare meglio.
Abbiamo passato in rassegna un po’ di rosati fino a
convincerci su un rosso siciliano che ancora non avevo degustato.
Ha funzionato.
Dopo un primo
momento di scaramuccia con il peperoncino, il vino ha sprigionato tutti i suoi
sentori armonizzandosi e imponendo aromi diversi con l’andare del pasto.
Il
Passocannone (questo il vino) non si è soltanto dimostrato adeguato al cibo: ha
duettato con la tiella alla grande.
Ne è avanzato giusto per un
calice e il giorno appresso si è comportato magnificamente con una fettuccina
al gorgonzola e noci.
Grazie, come sempre, ai
consigli di ORGANIC%L.
A seguire quel che c’è da
sapere sul vino e la ricetta della tiella di polpi.
PASSOCANNONE
Nerello mescalese
Azienda
Agricola Passocannone
via
Nazionale 2 - 95012
Passopisciato
Castiglione
di Sicilia (CT)
tel.
335 6476635
Annata 2009
(in quell’anno era ancora
I.G.T.; dal 2012 ha la D.O.C. Etna).
Rosso rubino intenso, limpido, brillante e consistente e
viene ottenuto da vitigno autoctono Nerello Mascalese in purezza. All’esame
olfattivo offre fragranze vinose ed inebrianti, distinguibili separatamente per
la presenza di aromi fruttati e di profumi appena percepibili di rosmarino,
eucaliptus e fiori autunnali.
Il vino Passocannone viene prodotto nella omonima
contrada che fa parte della frazione di Passopisciaro ed ha la fortuna di
trovarsi nel cuore della zona DOC dell’Etna Rosso prodotto con Nerello
Mascalese
Coltivato da sempre nella tenuta
della famiglia Del Campo confinante con l’abitato di Passopisciaro frazione di
Castiglione di Sicilia e con la proprietà degli eredi di Ettore Majorana per
circa 2 km e mezzo di confine. La tenuta è attraversata dalla statale 120
dell’Etna e delle Madonie e si trova a circa 700m s.l.m. Il vino è prodotto con
Nerello Mascalese e sin dai tempi dell’unità d’Italia veniva esportato dal
porto di Riposto verso tutti i mercati europei ed in particolare verso l’Inghilterra.
Il Passocannone è quanto di meglio possa produrre la zona dell’Etna nord grazie
al terreno drenante e biodinamico per definizione (rinnovato dalle piogge di
cenere dell’Etna); i terrazzamenti sono
tutti in posizione ben ventilata e mai colpiti da nebbie persistenti. L’ottima
uva perfettamente sana al momento della vendemmia non può che produrre un
ottimo vino. L'Etna Rosso era molto amato da Frank Sinatra (che lo cercava nei
ristoranti Siciliani in America) e da Ettore Majorana, grande fisico atomico che
qui trascorreva il periodo di villeggiatura di luglio e agosto con la sua
famiglia, fino all'anno della sua misteriosa scomparsa, nel 1938. La posizione
geografica è unica, non solo per la magnificenza dell'Etna, ma anche per gli
spettacoli come il doppio arcobaleno che si verifica in presenza della corrente
d'aria proveniente dalla Val Demone.
VITIGNO:
Nerello mascalese 100%
Appartiene allo
storico gruppo dei vitigni “Nigrelli” descritti da Sestini (1760) nelle sue
memorie sui vini della Contea di Mascali. Allevato tradizionalmente
ad alberello, è il vitigno più diffuso
nell'areale etneo dove si coltiva da tempo immemorabile. Presumibilmente ha legami con gli
antichi vini dell'Etna celebrati da
Omero e dagli storici latini.
Caratteristiche del
vitigno
Pianta mediamente
vigorosa, presenta una elevata variabilità intravarietale, foglia
medio-grande, intera o trilobata, di forma pentagonale o cuneiforme; grappolo
medio, spesso alato, più o meno compatto, acini medio-piccoli, sferoidali
o ellissoidali corti, buccia spessa e consistente di colore blu-violacea. Maturazione
tardiva.
Caratteristiche del
vino
Il vino è elegante e
di grande personalità, tendenzialmente tannico, di colore rosso rubino
con riflessi granati, l'ottima struttura e il buon corredo aromatico lo rendono adatto all'invecchiamento.
DOC: Etna, Faro, Contea di Sclafani,
Marsala, Riesi, Sambuca di Sicilia.
TIELLA DI POLPI – la ricetta
Ingredienti:
- per la pasta: 600
gr. di farina, sale fino, 4 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva, 2 bicchieri
d’acqua tiepida, un quadratino di lievito da pane.
- per il ripieno:
1,200 Kg di polpi veraci (caratterizzati dalla doppia fila di ventose sui
tentacoli) puliti, prezzemolo, aglio, olive di Gaeta snocciolate, pomodoro a
pezzi, sale e peperoncino.
Preparazione
- per la pasta: si fa una fossetta con la farina nella quale
si aggiunge sale fino, olio e l’acqua nella quale si è preventivamente sciolto
il lievito.
Si impasta il tutto fino ad ottenere una pasta morbida e vellutata
che viene divisa in panetti poco più grandi di un pugno (occorrono due panetti
per tiella) che vengono lasciati a crescere per un’ora avvolti in una tovaglia.
Il panetto cresciuto si stende con un matterello per ottenere due dischi, di
diametro leggermente superiore alla teglia, nei quali si metterà il ripieno.
- per il ripieno: i polpi puliti e lessati si tagliano a
pezzetti, si condiscono con molto prezzemolo e aglio tritati, pomodori a pezzi,
olive di Gaeta snocciolate, poco sale e peperoncino.
Il tutto, così preparato,
si lascia in un colabrodo affinché diventi più asciutto possibile.
Si
trasferisce quindi in una ciotola e si aggiunge olio d’oliva.
Il primo disco
viene disteso su una teglia unta d’olio, si aggiunge il ripieno, si copre con
il secondo disco facendo aderire i bordi, si taglia il superfluo, si fanno dei
piccoli pizzi sui bordi con le dita e dei buchi con la forchetta sul disco
superiore. Si cosparge con un filo d’olio e si mette nel forno a 200° per circa
30 minuti.
Si mangia tiepida o fredda.