marco valenti scrive

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13 maggio 2013

il grillo e la mia prima pasta con le sarde





Si fa presto a dire
di origini siciliane.



Quando, pur troppo raramente, sei lì in Sicilia sei inevitabilmente il cugino/nipote/zio di Roma; quando a Roma racconti che hai fiere origini palermitane a un siciliano quello comincia a parlare in dialetto stretto; quando cucini, dato che sei lontano dalle origini di cui ti vanti, devi imparare a difenderti.

A questo ultimo proposito ho già parlato di caponata di melanzane in questo blog ed è un piatto che mi viene in maniera più che discreta.

Chi ne avesse voglia potrebbe ripassare qui:





Quello che fa la differenza sono comunque gli ingredienti. I sapori siciliani, dagli ortaggi al pane, dal pesce alla carne alla ricotta ed ai formaggi tutti, sono differenti da altrove.

Comunque a me, altrove, misurarmi con la cucina siciliana piace molto e l’altro giorno ho avuto un ulteriore battesimo del fuoco con la mia prima “Pasta con le sarde”.

Ci abbiamo bevuto un Grillo ben fresco Ethos, delle Tenute Matranga di Alcamo. Chi ne vuol sapere di più vada al link
http://www.tenutematranga.altervista.org/history.htm



Dato che, con soddisfazione, posso dire che la mia prima pasta con le sarde è venuta a puntino e che quindi si può fare fuori dalla Sicilia vi lascio la ricetta, le foto e due parole sul vino bianco Grillo.
  •  

Ingredienti.


350 g di Bucatini o di spaghetti grossi
1 Kg di Sarde (circa 570 g da pulite)
500 g di Finocchietto selvatico di montagna
1 bustina di zafferano
1 Cipolla
1 Aglio fresco
50 g di Concentrato di pomodoro
3 filetti di Acciughe
2 cucchiai di Passolina (Uva passa) e 2 di pinoli
60 grammi di mollica di pane abbrustolita
Sale, Pepe, Olio


  • Ora partiamo con dire che nella tradizione lo zafferano e il pomodoro sono alternativi. Se vuoi fare la pasta con le sarde in bianco ci metti lo zafferano e non il pomodoro. Io ci ho messo lo zafferano e un poco di concentrato di pomodoro.
  • Il finocchietto poi non era quello selvatico di montagna e neanche me la sono sentita (per un esperimento!) di aprire il prezioso paté di finocchietto selvatico che mi ha regalato mia cugina quando sono stato in Sicilia ma ho usato quello (poco selvatico) del  giardino.
  • In una padella capiente ho messo nell’ordine: olio, cipolla tritata, mezza testa di aglio fresco (che poi ho levato), i filetti di acciuga, i pinoli, l’uva passa, il finocchietto tritato, lo zafferano stemperato in un decilitro d’acqua.



  • Le sarde pulite e sfilettate sono finite in un’altra padella a cuocersi rapidamente nel loro olio.

  • Una volta cotte le ho passate nella prima padella e ho aggiunto uno schizzo di passata di pomodoro.
  • Ho lasciato tutto a fare amicizia a fuoco bassissimo per una decina di minuti.
  • Ho preparato la mollica di pane tostandola in padella antiaderente con un nulla di olio e la ho messa da una parte.
  • Scolata la pasta la ho mantecata nella padella con il condimento e, immediatamente prima di servire ho aggiunto la mollica (come si fa con il formaggio grattugiato su altre ricette: ne più ne meno).


  • C’è qualcuno che dice che invece di mantecare la pasta vada condita in una pirofila e passata in forno caldo per qualche minuto; altri non ci mettono la mollica.
  • Gli ingredienti variano per quantità in funzione del gusto personale e dell’intensità del sapore e del profumo che sprigionano e su questo non c’è ricetta che possa spiegare.
  • Nel caso mio ho rimpianto di non avere finocchietto selvatico e spaghetti della misura più grossa: un problema mio perché comunque vi assicuro che è venuta una cosa gustosissima.

  • Provate se ancora non lo avete fatto o rifatela se vi ho fatto tornare la voglia.


Il Grillo, 

come promesso.


  • È un vitigno e un vino

  • Probabilmente importato dalla Puglia, si hanno notizie certe sulla sua coltivazione in Sicilia dalla fine del 1800. Il Grillo è principalmente diffuso nel territorio di Trapani dove costituisce il vitigno base per produrre i migliori vini DOC Marsala. E' presente anche nella n provincia di Agrigento e limitatamente in provincia di Palermo e Siracusa.
    Caratteristiche del vitigno
     Pianta vigorosa, foglia da media a grande, pentalobata, di forma orbicolare o pentagonale; grappolo conico, generalmente alato, mediamente spargolo, acini medio-grandi, sferoidali, buccia spessa, leggermente pruinosa di colore verde-giallo con sfumature rosa aranciate sulla parti esposte. 
    Maturazione media.

    Caratteristiche del vino 
    Concorre alla costituzione dei migliori vini DOC Marsala. Con le sue uve si producono ottimi vini bianchi pronti o adatti all'affinamento. Il suo vino ha colore giallo paglierino carico, buon corredo aromatico, con sentori erbacei, floreali e note agrumate, al sapore è sapido, dotato di buon acidità e di una equilibrata morbidezza, ottima struttura gustativa.
    DOC Alcamo, Contea di Sclafani, Contessa Entellina, Delia Nivolelli, Erice, Mamertino di Milazzo, Marsala, Menfi, Monreale, Salaparuta, Sambuca di Sicilia, S. Margherita di Belice.
    Zone di diffusione Province di Agrigento, Trapani e Palermo.



    Ringrazio Vinisicilia www.vinisicilia.com dato che le informazioni sul Grillo le ho prese da loro.

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