le cose ci sono, sono lì a rispondere ai nostri sguardi più o meno sicuri, alle domande che non facciamo e nemmeno sappiamo, a salvarci e a condannarci: sempre e pur tuttavia solo cose. Sarebbero chiare se noi non fossimo così confusi. Non sono le cose a comandare ma l'atteggiamento che abbiamo noi di fronte ad esse. Come ci poniamo, come scegliamo se parlare o meno e cosa dire e cosa tenere per noi e non condividere. Cosa lasciare andare.
marco valenti scrive
1 ottobre 2009
falanghina del beneventano
Prendi una Falanghina del beneventano. Puoi scoprire con gioia che al mercato rionale la vendono sfusa e puoi renderti conto che è buona e che non da in testa. Allo stesso mercato puoi trovare limoni di Amalfi e decidere che il prezzo alto meriti comunque di essere speso. Capita a casa, di pomeriggio, un Amico con cui chiarire cose che vanno chiarite e succede che ti chieda un goccio purchessia. Spremi Amalfi in capace bicchiere di bianco beneventano e ci lasci cadere la scorza. La temperatura in terrazzo è perfetta. Il profumo emana, la conversazione sale, le nebbie si diradano. Ci sono effetti e affetti che non possono non prevaricare e, quindi… che prevarichino. Saremo sempre qui a raccogliere e non lasceremo cocci all’improvvisazione. Magari resteremo ognuno nel suo ma sapendoci. Sapersi, o anche immaginarsi, è una gran cosa. Fa famiglia. Supplisce assenze su cui non basta inchiostro per dire e scalda quanto necessario per la notte. Perché c’è buio dove ti giri ti giri e il mondo va preso e governato. Non sempre si resta in sella e quando buchi una ruota della vita non c’è il “ruotino” a disposizione. Non sempre. Quasi mai. Ci tocca spingere e sappiamo leggere lo spartito. Ringraziando Amalfi e Benevento per i doni. Prosit. - - - - Info: bianco secco, elegante ed armonioso, dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli e dal delicato profumo, ottenuto da uve selezionate dall’omonimo vitigno Abbinamenti: E’ ideale per accompagnare piatti a base di pesce, crostacei e frutti di mare Va servito ad una temperatura di 8 - 10° C
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La solidità di un dissenso espresso, conosciuto, e metabolizzato come tale, è molto più solida di un'amicizia garbatamente disimpegnata a costo zero. Sostiene di più. Produce di più. Ha più sapore. E non sparisce tra mille colori, come una bolla di sapone.
RispondiEliminaMeglio la falanghina del mercato, che un nome ridondante su una bottiglia bella, contenente pessimo vino. Prosit.