Ha occhi vagamente impauriti, comunque furtivi. Non sfuggono. Gli chiedo cosa ci sia che non va. Nicchia un po’ ma poi confessa. Sceso dall’autobus si è fermato ad un bar. Mi mostra uno scontrino fiscale parzialmente inevaso (non gli lascio moneta) per un paio di euro, giù di lì. Bar Torino, indirizzo sullo scontrino, vicino casa. La sua glicemia (ha un po’ di diabete) era alta ma, almeno, dalla sua confessione so il perché. Lo rassicuro. È come un piccolo che confessa la marachella. Lo rassicuro, poi vado a sincerarmi del fatto e a saldare.
Birretta e pastarella alla faccia del diabete.
Spiego ai baristi la situazione.
Più che altro incasso solidarietà e ammirazione per essere tornato a saldare.
Questi sono i tempi in cui ci tocca vivere.
È mio padre, comunque, ed ho bisogno di sapere da un lato e di lasciarlo vivere – a prescindere- dall’altro.
Bilanciamenti di Al: nessuno nasce imparato e, perciò, troverò il passo.
:-)
RispondiEliminaspalluzza
P.S.: è un sorriso di affetto. Insomma un abbraccio!
RispondiElimina:-)
spalluzza
io scherzo su Al e, ovviamente, sono felice ci si sorrida.
RispondiEliminala realtà è che riporto cose di mesi fa.
la realtà è che non fai a tempo a prendere le misure che le cose scappano.
via.
Fottutamente in avanti.
Qui gioco a "mesi or sono"...
Un sorriso
Credo che in una qualche maniera riuscire a sorridere con affetto su Al sia importante per te e per Al.
RispondiEliminaIl sorriso nella difficoltà è uno degli strumenti più utili ed è anche quello che uno stenta a conservare o a ritrovare.
Questo penso valga anche e proprio perchè "le cose scappano".
spalluzza
a volte mi interrogo sulla fuga delle cose.
RispondiEliminacerco del buono nell'oblio a giustificare Al.
forse è solo mancanza di pragmatismo che, comunque (fatalmente) sta arrivando
bella questione questa se ci sia o meno del buono nell'oblio.
RispondiEliminaa lungo dibattuta con una persona con padre molto simile ad Al.
la mia risposta razionale non è ahimè consolatoria, ma ovviamente vale per la mia persona.
:-)
spalluzza