D’accordo.
Mi rivolgo ai dinosauri, agli obsoleti, ai neofiti, ai puri di cuore, ai tontoloni.
Chiedo scusa agli altri.
Mi rivolgo agli approssimativi, ai disattenti, ai dattilografi, a quelli che c’era la lira prima dell’euro, i soldi per capirci.
Mi iscrivo, simpatizzante al “si stava meglio quando si stava peggio” e, probabilmente, traccio un solco tra me e il progresso tecnologico e, soprattutto, informatico.
Tant’è.
Se mi si rompe la lavatrice chiamo il tecnico.
Se la mia automobile non va vado – tremulo – dal meccanico. Tutto lineare, semplice, senza spigolosità.
Ci si può mettere (non nel mio caso, sia chiaro) il desiderio di sentirsi maschio dominante e cazzuto e tecnologico; quel (sano?) “fai da te”, roba di bricofer e di ferramenta, di disquisizioni elettriche o idrauliche.
Si rimane, pur tuttavia, in un universo condiviso e – mediamente – conosciuto.
Punto.
Punto – per pietaà! – punto qui.
L’informatica non può essere improvvisata; non è roba di divisione tra chi da bimbo si dilettava col “meccano” e chi no; incredibilmente ha profili di serietà e competenze che non possono andare per passaparola e per sentito dire più di un tanto.
Sarò esplicito fino al turpiloquio.
Non me ne frega un biiiip! capire cosa sia un bug-di-sistema.
Vivo magnificamente la mia ignoranza.
Voglio che i files, a prescindere dalla biiiip! di versione di windows e da cosa mai ci sia dentro (crittografie CIA? Non penso) si apra e si lasci lavorare.
Punto.
Come la scatola col Pongo.
Come la macchina da scrivere.
E poi, da ignorante che sono, sono pure un po’ stufo dalla abbondanza di sedicenti esperti: per uno probabilmente buono ce ne son decine che sono artisti del “copia&incolla” e veri amplificatori viventi del sentito dire.
Chiedo scusa agli esperti smaliziati (due o tre al massimo) e invito gli altri a riflessione.
Impariamo a dire “non ho capito: spiegami” oppure a dire “è rotta: riparala.”
Magari ha la sua dignità.
Passerò dal Windows 6puntoZero alla grappa 6puntoPerfetta.
Se non mi sono spiegato, disse l’anziano paracadute, chiedo scusa: è stato pur sempre un bel cadere…
Ecco.
Grappa di Teroldego
Grappa Trentina: intensa, leggermente vinosa dal sentore di bacca rossa
Provenienza della materia prima
La grappa di Teroldego è ottenuta dalle vinacce provenienti dal vitigno autoctono,presente in questa zona fra i comuni di Mezzolombardo,Mezzocorona,San Michele all'Adige e più precisamente in Piana Rotaliana dove il terreno alluvionale creato dalla confluenza dei fiumi Adige e Noce , rende un habitat ideale per la coltivazione della vite. Il vitigno Teroldego ha trovato da sempre le condizioni ottimali per poter esprimere al meglio le sue grandi qualit .
Cantine conferenti
Foradori, Barone de Cles, Cantine Rotaliane, Cantine Mezzacorona, Dorigati, Endrizzi.
Conservazione della materia prima
Le vinacce del Teroldego arrivano a fermentazione avvenuta e quindi si provvede immediatamente alla distillazione.
Gradazione del prodotto
40 gradi
Caratteristiche organolettiche
COLORE: brillante, trasparente
PROFUMO: netto, gradevole con piacevoli note fruttate.
SAPORE: deciso, leggermente vinoso, armonico, con grande equilibrio tra il contenuto alcolico e gli altri componenti.
Temperatura di servizio
tra i 12 e i 14 gradi.
Durante la stagione estiva si consigliano temperature anche inferiori.
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emmevù
Accidenti: che dire?
RispondiEliminaSulla compatibilità e sul... linguaggio microsoft/windows sono circolate decine di storielle su internet.
Può darsi ci abbiano rincretinito tutti, chi più e chi meno.
Non so.
Certo non ci hanno lascito alternative e volenti o nolenti ci tocca imparare.
O no?
Per quanto vale... la mia solidarietà!!!