La metropolitana è la linea
B di Roma; l’imperfetto viaggiatore sono io.
Complice il nuovo capolinea
vicino casa decido di andare in stazione con la metropolitana. Alla stazione
devo prendere un treno per Torino che parte alle dodici e qualcosa.
Essendo un viaggiatore
imperfetto, ansioso, mi muovo con largo anticipo e alle dieci e trenta sono nel
vagone della metropolitana.
Abito blu, trolley e borsa portadocumenti.
Animo
sereno.
Passano cinque minuti ma il
convoglio è fermo. Intanto lentamente si riempie di passeggeri.
Annuncio con l’altoparlante:
“A causa di un problema alla stazione di Eur Fermi il servizio potrà subire
forti rallentamenti”.
Penso che la stazione
menzionata è dall’altra parte della città e presumo che i rallentamenti ci
saranno ma non da dove siamo fino alla Stazione Termini.
Passano altri cinque minuti
e l’annuncio viene ripetuto. I passeggeri si distraggono dai loro smartphone e
ci si comincia a guardare in faccia con aria interrogativa. Qualcuno ricorda a
qualcun altro che alle undici e trenta dovrebbe cominciare uno sciopero del
trasporto pubblico.
Pare sia per il rinnovo del
contratto e io per un attimo penso che il mio contratto collettivo nazionale è
bloccato dal duemilaotto. Solo un istante. Poi mi concentro sulla situazione.
Passano altri cinque minuti
e l’annuncio viene nuovamente ripetuto. Mi allarmo. Benedico l’essere uscito
per tempo ma inizio a passare in rassegna le possibili alternative non
sotterranee.
Alle dieci e cinquanta altro
annuncio: “A causa di problemi alla Stazione di Eur Fermi il servizio è
sospeso. Ci scusiamo per il disagio”.
Panico. Le persone sbuffano,
si confrontano animatamente, protestano, cominciano a scendere.
Mentre, basito, mi alzo
valutando di prendere la Vespa e lasciarla in Stazione le porte si chiudono.
Alcuni da dentro provano a riaprirle senza ottenere alcun risultato.
Dopo altri interminabili minuti
alle dieci e cinquantasei la metropolitana parte.
Lentamente.
Alla fermata successiva di
Conca d’oro le porte si aprono e mentre parecchi passeggeri salgono si sente l’altoparlante
nella stazione che dice: “A causa di un problema alla stazione di Eur Fermi il
servizio potrà subire forti rallentamenti”.
Lo stesso alla fermata
successiva e a quella dopo.
Lentamente, in tempo per
avere tempo di aspettare la partenza del Frecciarossa per Torino, arrivo alla
Stazione Termini.
Nessuna morale.
Cronaca dalla
Capitale d’Italia.
La tag di questo blog che
riporta appunti minimi di viaggio si chiama “Viaggi (taccuini con un senso)”:
un punto interrogato forse ci sarebbe stato bene.
Guarda Marco, per un guasto a Piramide, a fine aprile, ho perso il treno a Tiburtina ed ero uscita un'ora e mezza prima per prendere la metro B. Panico totale. Cellulare che non prendeva e quindi non riuscivo a chiamare un taxi, il tempo che passava e nessuna alternativa oltre alla Metro B per raggiungere la stazione Tiburtina o Termini. Alla fine ho perso il treno, ho dovuto prendere il taxi e fare un nuovo biglietto a Termini. Ah! Per inciso, manco un annuncio. C'è stato solo passaparola tra gli utenti e conferme a voce alla biglietteria. Normale amministrazione. Adesso, quando vengo a Roma, se devo prendere la metro B, prima preparo due o tre piani di sopravvivenza. Per carità, se qui si blocca il Ponte della Libertà, Venezia torna ad essere un'isola, non è una situazione migliore. Però, da romana che non vive più in città, mi rendo conto che la situazione è veramente sempre più a livelli di sopravvivenza. Bear Grills non ce la farebbe, eh!
RispondiEliminaConcordo su tutto (a parte il mitico Bear Grills): non siamo messi bene...
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