NOT READING CHALLENGE
Confesso
di non avere letto
libri
per tutto il mese
di gennaio 2015.
Premessa: i social forum sono pieni di lettori e di sfide o
auto-sfide a leggere un certo numero di libri in un arco di tempo prestabilito.
Tizio, per esempio, può dichiarare come reading
challenge il voler leggere cento libri in un anno; Sempronia può sfidare sé
stessa a leggere cinque libri nel mese di febbraio. La cosa ha il suo seguito.
Seconda premessa. Pur essendo statisticamente considerato un
lettore forte (basta leggere più di dieci libri all’anno per entrare nei
cosiddetti lettori forti) mi pregio di essere un lettore lento.
Se sto leggendo un giallo di Lansdale, o di Ellroy
o dalla Vargas o dei tantissimi autori del genere che amo, sono preso dalla
trama, mi diverto e cammino velocemente per sapere come va a finire; se non sto
leggendo letteratura di genere ho voglia di riflettere su molte delle frasi o
delle pagine che sto leggendo. Ho bisogno di elaborare, di tornare indietro, di
sottolineare con la matita; in qualche caso mi servono pause per lasciare
decantare quel che ho letto prima di proseguire la lettura.
Sono contento, per esempio, di essermi preso due
intermezzi tra i tre libri di “Trilogia della città di K” ed è con fierezza che
affermo di aver impiegato alcuni mesi a finire il “Viaggio al termine della
notte” di Céline. Erano tempi giusti che quei libri si meritavano. Non ci sono
riuscito con “La signora Dalloway” di Virginia Wolf perché ha una scrittura
talmente unica che rendeva impossibile uscire da una fascinazione ipnotica
dall’inizio alla fine. Quando però mi capitò di vedere il film “The hours” e
successivamente mi andai a leggere il libro “Le ore” di Michael Cunningham non
ho potuto evitare di leggere di nuovo, più lentamente, il libro della Wolf.
Ovviamente il trittico film-libro-libro è qualcosa che non posso che
consigliare a chiunque.
Quel che intendo dire è che ci sono libri che non
si possono tracannare ma vanno sorseggiati per assaporarne più aspetti
possibile e al meglio. Se qualcuno riesce a cogliere tutto il bello di un
paesaggio correndo ad altissima velocità con una macchina da corsa chiarisco
che ha tutta la mia stima e considerazione. Semplicemente io non ho questa
capacità.
Confesso che per un bel po’ la frase “ho letto il
tuo libro tutto d’un fiato”, quando mi è stata rivolta, mi ha lasciato in testa
una serie di domande su quanto dei miei intenti fosse arrivato a destinazione.
Poi, come ho detto sempre, un libro è di chi lo legge. È anche vero che se sono
bravo quel che voglio che arrivi deve avere gambe forti e saper arrivare.
Mi sono auto inflitto una sfida opposta e la ho vinta. Una not-reading challenge per tutto il mese
di gennaio 2015. Non è stata una sfida facile ma sono sopravvissuto. Ho letto
di più i giornali, visto più televisione, ho pensato molto e mi sono dedicato
un po’ di più alla scrittura. Confesso di aver tentennato più di una volta di
fronte al mio lettore di ebook spento conoscendone il contenuto inesplorato e
di essermi rigirato più volte per le mani quattro o cinque libri che mi
aspettano, di averne letto più di una volta la quarta di copertina, di averli
aperti in una pagina a caso – più o meno a metà – e di avere annusato il loro
odore. Comunque ci sono riuscito e mi sento bene.
Reputo le sfide di lettura una sciocchezza olimpica (che
chiunque, ovviamente, può imporsi
liberamente) e continuo a credere che la massa non faccia di per sé qualità
così come la velocità penso faccia perdere qualcosa nel gusto.
Convengo che essermi flagellato con la sfida a non leggere
sia ancora più radical-chic di quella
a leggere tanto; mi ripropongo di non farlo più ed è con notevole e accresciuto
interesse (e aspettative) che oggi, primo febbraio 2015, inizio “Nel tempo di
mezzo” di Marcello Fois, cartaceo, Einaudi editore, anno 2012,
ISBN987-88-06-21615-3.
Felici letture a tutti.
anche io sono una accanita lettrice a cui capita a volte di non leggere per un po' di tempo libri, non proprio per un mese ma giu' di li', mi capita per esempio dopo che ho finito un bel libro, dopo mi sembra che non ci sia nient'altro da leggere che possa superarlo, ho paura di rimanere delusa. Se invece ho letto un libro piu' leggero, tipo giallo, di un autore che prima non conoscevo mi capita di voler leggere tutti i libri di quella serie o personaggio, ho le mie antipatie strane, nel senso che magari non leggo uno che non ho mai letto perche' non mi ispira e non c'e' niente che mi possa far cambiare idea, rimango sulle mie posizioni, Camilleri per fare un esempio.
RispondiEliminaVolevo comprarmi un ereader, per ora me li scarico sull'ipad ma non riesco proprio a districarmi fra le varie offerte, tu quali mi consigli?
Grazie per la fiducia nel chiedermi un consiglio, Zefirina. Ho un Kindle il cui prezzo è oggi dimezzato e con il quale mi trovo benissimo. Consigliare un eBook reader divide come un tempo tra amanti-nikon e adoratori-canon. Sono tutte ottime macchine.
EliminaIl senso del Post voleva essere un ironico elogio della lentezza che, credo, occorra con urgenza.
Urgente lentezza.
Aggiungo una vaga nausea da "challenge" ma sono fieramente obsoleto.
Un mese senza libri, comunque, è stata più dura e articolata di come la abbia esposta. :-)
grazie del consiglio, e ti sono vicina ;-)
RispondiEliminaio qui sto facendo incetta di letture
POST SCRIPTUM (Fondamentale!): “Nel tempo di mezzo” di Marcello Fois è un libro bellissimo. Imperdibile e prima di questo ci sarebbe da leggere "Stirpe" perché in qualche misura ne è il "prequel".
RispondiElimina