Si cerca di comprendere le ragioni dell’altro; si prova a ragionare con il proprio interlocutore; si mantiene un profilo accondiscendente, assertivo, provando ad argomentare con educazione e in tema; si tenta di convincere l’altro.
In tutto questo bell’andare ammorbidisci la tua convinzione, netta e partigiana, perché chi ti sta di fronte non ti senta troppo contrapposto ai propri argomenti e convincimenti: provi a tenere una posizione quasi neutra, quasi terza, mediando per trovare qualche benedetto punto in comune di buon senso.
Continui a ripeterti, come un mantra, che se possediamo due orecchie e una sola bocca è per ascoltare il doppio di quanto parliamo.
Ti forzi al distacco e a quella sorta di neutralità che ti consente maggiore prossimità con le ragioni altrui.
Tecniche di negoziazione: niente di nuovo né di particolarmente originale. J.F.Kennedy una volta disse: “Non negoziamo mai per paura, ma non abbiamo paura a negoziare”.
Tutto quasi giusto.
Recentemente mi è capitato di riflettere su quel “quasi”, e sono uno che rimugina parecchio.
In diversi casi, ormai, ci troviamo radicalmente divisi tra guelfi e ghibellini, tra pro qualcuno e contro qualcuno, tra i si e i no. Pertanto, se chiamato in una conta, non mi sento più di sposare una neutralità svizzera.
Mi stanca troppo.
“Vi dico che chi sta neutrale conviene che sia odiato da chi perde e disprezzato da chi vince”, Niccolò Machiavelli, Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio.
Per quanto provino a confondere la cacca con la cioccolata l’olfatto non inganna: per quanto provino a mischiare il mazzo francese le carte sono rosse o sono nere.
Ho le mie convinzioni e, per quanto le mediti e rimediti, le mantengo.
Credo che, a volte, convenga rivendicarle e che sia opportuno.
Con la limpida serenità del giusto.
Come dire pane al pane e vino al vino? Sempre?
RispondiEliminaMeditare, riflettere, pensare a volte rivedere perchè no? Ma rivedere con intelletto, mentre spsso accade che non si riveda ma si revisioni (voltagabbana inclusi).
RispondiEliminaPur non avendo la limpida serenità del giusto, credo che sia opportuno rivendicare le proprie convizioni non solo a volte, ma piuttosto spesso. E con il giusto tono di voce.