È utile per tararsi e andare avanti meglio che si può. Credetemi.
Ho scoperto che un tratto che mi affascina e mi commuove potrebbe definirsi “della dolenza”.
Difficile da spiegare me mi ci provo.
Qualche esempio aiuta.
I western movie crepuscolari di Clint Eastwood da vecchio, un certo Ivano Fossati, la sensazione di leggero dolore di frasi di libri belli.
Quel “non so che” che ammicca al dolore un attimo prima che sia dolore che morde, la malinconia sana prima della tristezza, la nostalgia, il senso di appartenenza tra stranieri, il desiderio manifesto ma non urlato.
Ci siamo?
Il dondolio del capo di Ray Charles, certi tramonti assassini, il profumo della pizza bianca col rosmarino.
Il rosmarino.
Una frase ricorrente, un ricordo struggente, una inadeguatezza timida, il sentirsi leggermente fuori posto o fuori sinc…
Le barzellette un po’ spinte del tuo sconosciuto vicino di tavolo e la tua reazione irrigidita, il mal di testa un attimo prima che sia nefasto, la sensazione di altrove che permea certa letteratura.
Il desiderio di appartenenza a un club che mai ti vorrebbe o che ancora non c’è.
La Patria, il desueto, il fuori posto.
Il sentirsi appena dolorosamente fuori posto.
La sedia che manca e resti in piedi. I piedi troppo pieni di scarpe. Il vino un attimo prima dell’ubriachezza.
Commuoversi, ma solo appena, per cose che generalmente irritano la massa.
Assaporare un po’ di tristezza anche nel piacere gioioso.
Le movenze di tutto ciò mi fanno amare particolarmente alcuni film e alcune canzoni.
Il cielo sopra Berlino, Manhattan, Gli spietati, American Beauty…
Ovvio che potrei seguitare a lungo senza riuscire a spiegarmi oppure, essendoci riuscito benissimo, annoiare oltre ogni misura.
Allora posto una canzone di smisurata dolenza, che più di ogni altra parola offre il giusto metro di quello che intendo.
C’è in lei la consapevolezza e la ostentazione di quanto intendo dire.
Comunque, che mi sia spiegato o no, è bellissima.
Come diceva Totò: “A prescindere”.
Guarda…io sono da sola ormai.
Credi…non c'e' più nessuna che
quando chiedi troppo e lo sai,
quando vuoi quello che non sei te
ricordati di me …forse non ci credi.
Sguardi …guarda sono qui per me
Non ti ricordi …eri come loro te.
Sono tutti quanti degli eroi
quando vogliono qualcosa …beh
lo chiedono lo sai… a chi può sentirli…
La cambio io la vita che
non ce la fa a cambiare me
bevi qualcosa, cosa volevi
vuoi far l'amore con me
la cambio io la vita che
che mi ha deluso più di te
portami al mare, fammi sognare
e dimmi che non vuoi morire...
Dimmi…sono solo guai per te.
Dimmi, ti sei ricordato che
hai una donna che se non ci sei
come fa a resistere senza te.
Piangi insieme a me dimmi cosa cerchi.
La cambio io la vita che
non ce la fa a cambiare me
bevi qualcosa, se non ti siedi
vuoi far l'amore con me
la cambio io la vita che
che mi ha deluso più di te
portami al mare, fammi sognare
e dimmi che non vuoi morire...
la la la…
e dimmi che non vuoi morire...