Ma ora tutti quanti pensavano che ci si può girare intorno quanto si vuole, prendersi in giro e falsificare la verità ma, se è vero come è vero quel che è vero, mi sono sbagliato, ci siamo sbagliati, si è sbagliata, ho ragione, o avevo torto e tutti i pensieri del mondo, ma la realtà è la realtà, le cose sono - a prescindere da tutto - come sono e se lo sai ci devi fare i conti fino in fondo.
Tutti prima o poi arrivano e le cose con cui fare i conti sono le cose importanti, e le cose importanti non sono mai urgenti.
Ed è vero, come è vero, quel che è vero.
E’ vero. E’ davvero vero. Non prima né poi ma sempre.
In fondo i casi delle cose non sono che tre: uno è che sei cretino, due è che muori prima e non fai a tempo, tre è che - prima o poi - ci arrivi.
Arrivo, sto arrivando, sono arrivato, ci sono, eccomi, eccoti, ben arrivato, benvenuto.
Perché è vero - come è vero - quel che è vero.
Quando ci arrivi e ci fai i conti fino in fondo ci può anche stare che ti fai male.
Da “Cometa e bugie”
Nota: il romanzo “Cometa e bugie” è ancora inedito
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