marco valenti scrive

marco valenti scrive

4 gennaio 2019

Re, Magi e mogi



Re Magi

Escono fuori dalla scatola delle statuine del presepe con tutti gli altri intorno al giorno dell’Immacolata.

Si trovano poggiati da una parte, in un cantuccio, e sbirciano l’allestimento in corso d’opera.
La capannella sul muschio, l’asino, il bue, Maria e Giuseppe.
Poi, attorno, si popola di pecore e pastori, acquaiolo e fornaio, artigiani e casette varie.

Melchiorre, Gaspare e Baldassarre si guardano tra loro con aria interrogativa, mentre il presepe s’affolla e lo spazio a disposizione diminuisce.
Comunque diminuisce: che sia un controbuffet o un tavolino basso, una mensola o uno scrittoio riadattati per il Natale lo spazio si riempie inesorabilmente.
Loro tre, nella migliore delle ipotesi, faranno vetrina da un’altra parte della casa, da dove vedranno le luci a intermittenza, l’attesa del 25, la foto affollata.

Poi il Bambino, finalmente: loro – peraltro elegantissimi – sempre da un’altra parte.
Soli.
Al massimo un cammello o un paio di dromedari.
Manco sanno se c’è posto nel presepe affollato come un mercato.
Stanno fermi, i Re, nelle loro belle vesti.
Aspettano che registi e sceneggiatori li chiamino in scena giusto l’ultimo giorno.
Una parte ingrata.

Magari li tengo in scena qualche giorno...

Nessun commento:

Posta un commento

Costretto al test di verifica dal proliferare di spam. Mi spiace. Spero molto in tanti commenti e spero che, a prescindere dal fatto che non vengano moderati da me, siano di buon gusto e vengano firmati. Buona lettura e buon commento a tutti.