ALBERT EINSTEIN (Ulma, 14 marzo 1879 – Princeton, 18 aprile 1955)
La personalità eccentrica di Einstein lo ha legato a numerosissime curiosità e aneddoti; tuttavia molti degli aneddoti e delle citazioni a lui attribuite sono falsi oppure sono stati romanzati a tal punto da non aver più nessun contatto con i fatti reali.
Di seguito sono riportate alcune delle curiosità più significative.
Einstein divenne vegetariano e astemio negli ultimi anni della sua vita.
Poiché la sua famiglia visse per alcuni anni in Italia, Einstein parlava un discreto italiano.
Einstein aveva cinque completi tutti uguali ma puliti, così diceva lui, "non sprecava tempo a pensare a cosa indossare".
Era apolide (dopo che fu privato della cittadinanza tedesca).
Einstein era mancino.
Quando Einstein espatriò negli Stati Uniti gli fu chiesto di dichiarare la sua razza d'appartenenza; a questa domanda il fisico rispose "umana”.
Negli anni di Princeton, Einstein adottò stabilmente un look del tutto eccentrico per uno scienziato e cattedratico della sua fama, caratterizzato da abiti e palandrane piuttosto stazzonate e da capelli bianchi lunghi e incolti. Questo aspetto da "Scienziato dedito a cose ben più importanti del vestire" sarebbe stato poi adottato da parecchi imitatori nell'ambiente dei fisici, specialmente in Italia.
...ma quello che mi interessa è l'incredibile patrimonio di frasi ed aforismi di Albert Einstein!
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Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore.
Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato.
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Uno stomaco vuoto non è un buon consigliere politico.
La politica è un pendolo i cui movimenti che oscillano tra l’anarchia e la tirannia sono alimentati da illusioni perennemente rinnovate.
Non penso mai al futuro: arriva così presto!
Tutto è relativo. Prendi un ultracentenario che rompe uno specchio: sarà ben lieto di sapere che ha ancora sette anni di disgrazie.
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