Pensieri apparentemente banali e slegati, fatti da me medesimo, Uno che vorrebbe una Europa semplice, dei diritti e dei cittadini, con regole uguali e una unica voce.
Pensierini: domandine.
Perché
l’aspirina in Francia
costa un terzo che in Italia
e nessuno dice nulla?
Perché un
premier europeo, inglese, venti anni dopo può dirci
“ci siamo sbagliati: non c’erano
armi di distruzione di massa. Siamo responsabili di aver creato l’IS”
ma
intanto, all’epoca dei fatti,
si mosse autonomamente
rispetto agli altri Paesi
europei?
Perché ci
sono Paesi che si scaldano bruciando i mobili di casa
e altri che bruciano titoli
di borsa?
Perché le
tasse, i servizi sociali, il welfare sono diversi
a Caltanissetta rispetto a
Liverpool?
Perché non
chiediamo di escludere dal
“patto di stabilità”
l’equivalente di quello che
diamo al bilancio dell’Unione europea
purché destinato allo sviluppo?
Perché
l’energia in Francia deve costare
il 35% in meno che in Italia
e questo
costituire un beneficio per i francesi
se siamo tutti europei?
Perché la
composizione delle tasse è differente nei Paesi che fanno parte dell’Unione
europea
e hanno la stessa moneta?
Perché
abbiamo limitazioni nella produzione agricola (e nelle quote latte)
ma abbiamo
indicazioni stringenti
su come farci il formaggio?
Perché
abbiamo diversi diritti a proposito dei migranti, dello “ius soli”, e qualcuno
alza muri
se siamo tutti europei?
Perché una
coppia ha diversi diritti e doveri nelle diverse regioni della stessa Europa
in
funzione del genere?
Perché se
una legge funziona in Emilia-Romagna (o in qualsiasi altra regione europea) non la scriviamo uguale in Sicilia?
Perché non possiamo avere tutti gli stessi diritti se siamo tutti europei?
(Si prega di continuare
se siamo tutti europei: grazie)
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