marco valenti scrive

marco valenti scrive

6 giugno 2014

Reati di opinione, alta velocità e scrittori famosi


Reati di opinione, alta velocità e scrittori famosi.

A mio avviso
nessuno scrittore italiano vivente ha la stessa padronanza del linguaggio e la stessa capacità di narrare evocando e muovendo sentimenti e suggestioni profonde più di Erri De Luca.

Con alcuni suoi libri mi sono perduto, commosso, indignato e mi hanno reso felice.

A mio avviso
essere politicamente corretti sempre è una fesseria mentre professare le proprie opinioni a prescindere dalla direzione del vento è un vanto e un onore di chi ha coraggio e convinzioni.

A mio avviso
le istituzioni in quanto tali meritano considerazione, Magistratura inclusa, e nessuno è colpevole prima di una condanna.
Non intendo
entrare nel merito della TAV dato che la quantità di persone che ne parla diffusamente (spesso senza avere informazioni complete e corrette) è già altissima.

Ciò detto
invito chi mi sta leggendo ad un grande sforzo di immaginazione nel proseguire la lettura.




Immaginate che io sia famoso.

Immaginate che io sia uno scrittore famoso e un intellettuale ascoltato.

Immaginate che mi intervistino non solo sui miei libri ma anche per conoscere le mie idee e che io non neghi quel che penso ma lo professi e lo esibisca a piene mani.

Mi rendo conto che lo sforzo di immaginazione sia enorme ma abbiate pazienza: ho quasi finito.

Immaginate che io dica: “Il Manifesto è un giornale sbagliato, inutile e dannoso. Usare il piede di porco o un grimaldello qualsiasi per entrare nella sede del giornale e sabotare gli strumenti di produzione del Manifesto è una giusta azione di protesta e disobbedienza civili.”.

Quindi, nel caso ipotetico, esprimerei liberamente l’opinione che entrare in un’area interdetta scassinandola e sabotare (cioè rompere) qualche computer, fax, stampante è una azione di protesta giusta.

Un po’ come dire che siccome non mi piace la terza corsia del Grande Raccordo Anulare di Roma e la trovo dannosa e inutile è giustificato entrare in un cantiere legittimamente aperto e frutto di un appalto e devastare la proprietà della ditta e magari portare la ditta stessa a rinunciare all’appalto e mandare a casa qualche lavoratore.
Se la ditta in questione mi cita in giudizio obbligandomi a risponderne è per reato di opinione o incitamento a delinquere?

Anche senza voler entrare nel merito di un procedimento giudiziario in corso e conscio di non essere politicamente allineato (magari di risultare antipatico a qualcuno) mi sentivo di sollecitare in chi mi legge una riflessione cercando una angolazione diversa da quella che sembra dominare il web e i media.


Pasolini nel ’69 si schierò con i celerini dopo la rivolta studentesca alla Università di Architettura di Roma.

Io sto con chi lavora e con Pasolini.

P.S. : Leggete i libri di Erri De Luca: è bravissimo ma non sabotate i cantieri compiendo atti vandalici..

2 commenti:

  1. Concordo con te sulle sensazioni suscitate dai libri di Erri DeLuca. Ho ancora negli occhi e nel cuore il ricordo di una sua conferenza Ai Frari. Esprimere le proprie opinioni è sempre politically incorrect. Pensare significa anche pensare cose impopolari o decidere cose impopolari.
    Ovviamente tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, nel senso che una persona che esprime la sua opinione, anche con veemenza, anche con violenza a volte, non è che poi passa alle vie di fatto con l'immediatezza che ci si aspetterebbe. Certamente c'è chi usa quelle parole a giustificazione di atti vandalici, ma il distinguo tra opinione e giustificazione, per quanto sottile, andrebbe fatto.
    Avere una opinione è reato, ma prendere uno stipendio in nero sottratto impunemente da fondi per progetti statali, no.
    Altro che commedia dell'assurdo! Becket e Jonesco ci fanno un baffo!
    L'istigazione a delinquere è un reato, sia chiaro, ma penso che il tutto andrebbe vagliato in maniera attenta ed oculata.
    Il clamore mediatico attacca sempre una opinione che non condivide, ma anche quel clamore mediatico allora potrebbe essere istigazione a delinquere o no? Io che convivo con i dubbi, me le pongo queste domande...
    Poi, mi dico sempre che nel DNA storico vibra il concetto "Panem et circensem". Se non abbiamo il pane, ci danno tanto tanto circo. Ma va davvero bene così?
    Faccio comunque mio il tuo pensiero: leggere i libri di Erri DeLuca e non compiere atti vandalici

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  2. Considero valore non commettere reati e non incitare nessuno a commetterne.

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Costretto al test di verifica dal proliferare di spam. Mi spiace. Spero molto in tanti commenti e spero che, a prescindere dal fatto che non vengano moderati da me, siano di buon gusto e vengano firmati. Buona lettura e buon commento a tutti.