marco valenti scrive

marco valenti scrive

24 febbraio 2013

lettera dal piroscafo




Lettera dal piroscafo per un giornale con scarsa tiratura.

Il direttore d’orchestra  ha messo insieme un bel concerto in cui ciascuno ha trovato qualcosa di apprezzabile. Ha creato una sinfonia senza nulla di nuovo nella quale riecheggiassero motivi di facile presa. Un’orchestra ottima per il Titanic.
Tutti sembrano ammaliati al suono del proprio strumento preferito, talmente rapiti dall’essere completamente sordi a qualsiasi altro suono proveniente dall’esecuzione del concerto e così presi dalla musica dal ritenere ininfluente l’avvicinarsi dell’iceberg.
La sinfonia appaga il gusto di ogni appassionato ad uno strumento, che sia il violino piuttosto che l’oboe, al punto dal riuscire a fare in modo che ciascuno senta quel che vuole sentire.
Ogni ascoltatore, felice, segue il proprio ritmo ed è impermeabile a qualsiasi critica.
Se gli fai notare, durante le prove aperte al pubblico, che il clarino stona ti risponde “Ma quale clarino! Non senti che archi fantastici? Questa si che è musica nuova!”. 
I suoi ascoltatori, rapiti, non sono influenzabili dal giudizio di nessuno. Qualcuno avrebbe voluto intervistare il Maestro ma il compositore e direttore d’orchestra non ha mai rilasciato interviste, si fa beffa di qualsiasi critica (da qualsiasi parte provenga) ed è un vero personaggio egli stesso: va ossessivamente ripetendo che una musica come la sua non è mai stata ascoltata e in questo modo predispone, ulteriormente, gli ascoltatori ad apprezzarla.
Come un Messia insinua che la musica si divida in prima di Lui e dopo di Lui. 
Mi trovo in difficoltà.
Chiunque sappia di musica, e chiunque sappia di iceberg, sa bene che non è così ma ad informarsi di musica, ad ascoltare orchestre diverse prima di formarsi un gusto musicale consapevole, sono sempre di meno.
Strano bastimento il nostro.
Quanto agli iceberg, al coglierne la vicinanza e la pericolosità se ne è parlato, per un po’, con allarmismo ma ormai quasi tutti sono sul ponte ad aspettare l’orchestra desiderando una musica che faccia ballare, promesse di flirt con fascinose dame, bisogno di sogno da liberazione senza essere stati affatto ancora liberati.
Passa il tempo, l’orchestra suona indiavolata, il direttore ieratico agita la bacchetta. 
Qualcosa, comunque, succederà.

Spero darvi buone notizie.



2 commenti:

Costretto al test di verifica dal proliferare di spam. Mi spiace. Spero molto in tanti commenti e spero che, a prescindere dal fatto che non vengano moderati da me, siano di buon gusto e vengano firmati. Buona lettura e buon commento a tutti.