marco valenti scrive

marco valenti scrive

20 dicembre 2012

Ammenda


 
 
Questo blog, a volte, ha parlato di questioni di interesse sociale e lì ho provato con la massima serenità possibile a dire qualcosa che ritenevo di condividere. Molto raramente ho affrontato questioni riconducibili direttamente alla politica. Ciò che segue è una eccezione.

Il fatto è che sul social forum per eccellenza, diverso tempo fa, ebbi a condividere l’assunto che se fosse rimasta la legge elettorale vigente (Porcellum per definizione dell’estensore della medesima) non sarei andato a votare...
 

Come molti ero (e rimango) dell’avviso che il sistema dei partiti sia chiuso, troppo auto referenziato e verticale e che avesse (abbia) bisogno di una scossa di democrazia e di partecipazione che coinvolga e responsabilizzi i cittadini elettori.

Da allora ad oggi la legge elettorale non è cambiata: in Parlamento non è stato possibile trovare una maggioranza che si accordasse su una innovazione.
Giova ricordare che la composizione parlamentare è ancora quella scaturita dalle ultime elezioni che consegnarono al centro-destra una maggioranza mai vista?
Forse.

Da allora ad oggi, comunque, nel principale partito del centro-sinistra, sono successe alcune cose di una certa rilevanza (in termini di democrazia partecipata in antitesi al disposto del Porcellum).

Un segretario eletto attraverso primarie ha consentito modifiche statutarie nel proprio partito perché potesse essere indicato il candidato premier attraverso consultazioni aperte.

Nello stesso schieramento è in corso un ricambio generazionale che passerà nuovamente attraverso il vaglio di consultazioni popolari per la scelta del 90% dei candidati alle prossime elezioni politiche.

In diversi criticano le modalità con cui questo processo viene portato avanti: legittimamente ciascuno può esercitare il proprio democratico diritto di critica verso chiunque.

Mi preme solo rilevare come tale processo di coinvolgimento democratico, certamente perfettibile, sia avvenuto esclusivamente in un’area politica.

Sono propenso a non includere nella stessa specie di democrazia partecipata quanto avvenuto nell’area che si identifica nel signor Grillo perché è mancato totalmente qualsiasi riscontro limpido sulle votazioni in rete e anche perché fenomeni di espulsione dal movimento, decisi sommariamente dal capo del movimento medesimo, poco si accostano alla fattispecie della democrazia dal basso.

Tutto questo per dire che prima di criticare il livello e la qualità di democrazia presente in un partito, o gruppo, o parte politica potrebbe essere di una qualche utilità fare qualche semplice raffronto con altri partiti, o gruppi, o parti politiche.

Con ciò, ovviamente, non è detto che una proposta politica debba convincere a recarsi a votare soltanto perché c’è stato un processo di partecipazione ma (cribbio!) un populismo che si nutre dell’assunto che “tutti sono uguali” penso abbia qualche pilastro in meno per reggersi in piedi.

Credo sia lampante che quanto avviene attorno al principale partito del centro-sinistra italiano si muova in direzione ostinata e contraria rispetto a quanto la vigente legge elettorale consente, legittimamente, a tutte le forze politiche.

Concludo pertanto facendo ammenda a quanto dichiarato: non ostante il porcellum mi recherò a votare (Maya permettendo).

4 commenti:

  1. Mi rivolta il porcellum, ma anch'io, Maya permettendo, mi recherò a votare.
    Bel post!

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  2. Ovvio. In direzione ostinata e contraria, si vota. :)

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  3. Sicuramente voterò anch'io, grazie Marco per il tuo bel commento che in parte condivido. Franca

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Costretto al test di verifica dal proliferare di spam. Mi spiace. Spero molto in tanti commenti e spero che, a prescindere dal fatto che non vengano moderati da me, siano di buon gusto e vengano firmati. Buona lettura e buon commento a tutti.