marco valenti scrive

marco valenti scrive

7 febbraio 2011

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C’è una “Tag”, un argomento, in questo Blog dal titolo “Sassolini dalle scarpe (con un senso)”.

Ci sono sassolini e sassolini, non sempre hanno senso: ci si sforza di prodigare post che abbiano senso anche quando si levano sassolini dalle scarpe.

Da parecchio ne ho uno che mi duole a ogni piè sospinto.

Dio sa quanto mi duole!

Tanto che prescinde dal continuo essere di attualità e vuole ergersi a culturale o, perlomeno, di costume.

Ci ho messo quello che ci è voluto ma vado a levarmelo, sia quel che sia.

La prendo per gradi o, se preferite, per cerchi concentrici.

Trovo, e così pensiamo in parecchi, che l’informazione sia importante.

Essa è un elemento di vita della stessa democrazia e i social forum sono un motore di democrazia.

Immagino che la protesta, civica e civile, sia un segno di progresso e di emancipazione.

Concordo, altresì, che i media abbiano responsabilità nel movimentare le opinioni davvero importanti e che, presumibilmente, un uso distorto, aberrante, fazioso, del tubo catodico abbia contribuito senza troppi distinguo all’imbarbarimento della sfida politico sociale nel nostro Paese.

Chi mi conosce personalmente sa bene che io attribuisco idealmente il momento dell’inizio della fine a quando un sacco di tempo fa Raffaella Carrà metteva in premio denari (pubblici) per chi indovinava quanti fagioli fossero contenuti in una scatola di vetro.

Lasciando stare la preistoria resta, comunque, una dotta e diffusa indignazione per come il pubblico servizio della televisione di Stato possa essere piegato da interessi diversi.

Politici, commerciali, di opinion makers, di lobby.

Non starò, in questo caso, a perdere tempo se confutare o meno questa, affascinante, tesi.

Ho più volte dichiarato di vedere pochissimo la tv e di non patirne più di tanto l’influenza.

Sono contro l'infibulazione, l'abbandono dei cani, la droga, la discriminazione, e un sacco di altre cose che ora non serve riportare.

però sono, sinceramente, contro.

Il punto è un altro.

Molti si indignano convinti che la televisione di Stato, del Paese, debba erogare un servizio pubblico ed in nome di quello issano bandiere.

Indegno che la televisione di Stato faccia, o dica, o ospiti, o argomenti, A piuttosto che B.

Condivido e concordo.

Parecchie indignazioni mi appartengono.

Oltre ciò, tema e titolo del post, mi appartiene un codice di abbonamento al canone Rai che pago con regolarità indisposta ma fedele.

Scuotetevi pure, liberamente, perché avete letto bene: io (soggetto) pago (predicato verbale) il canone (complemento oggetto).



Ok.



Vi siete ripresi?

Lo so che vedo pochissimo la televisione e lo se che lo sapete anche voi...

Quando sui “social network” come ovunque si spara sull’uso del servizio pubblico gradirei si specificasse, come me nel titolo del post che state leggendo, il numero del canone che state, regolarmente e da bravi Cittadini, pagando.

Io, un Cittadino che raramente apre la tele ma spesso si indigna (dove il termine indignarsi è una versione edulcorata) mi esprimo con cognizione di causa ma, soprattutto, con il diritto dalla mia.

Vi ringrazio.

Tutti voi che vi schifate da destra e da sinistra, da sopra e da sotto (magari con ragione) di quello che viene propinato da una televisione che si regge sul canone e che è statale e servizio pubblico: LO PAGATE IL CANONE?


La domanda non vi sembri oltremodo puerile.

La riformulo.

Pagate il Canone Rai?


Qualora voi foste "non"pagatori del canone non avreste titolo a dissentire sulla programmazione quanto sulla linea editoriale di questa quanto di quella rete.

Sarebbe come se io dissentissi sulla linea societaria del VOSTRO circolo sportivo...

Sarebbe un abuso.

Poiché delegato,ahimè, ad essere democratico non deraglierà in derive fasciste e lascerò a voi il regolamento del vostro, esclusivo, circolo.


Sono, pertanto, certo, che tutti quelli che parlano di radio televisione italiana siano (mi si perdoni lo scrupolo) titolari di un canone regolarmente pagato.

So essere cosa ovvia e mi scuso per il mio post ma... hai visto mai?

Metti che un Alieno senza titolo parli di qualcosa che non ha diritto a vedere perché non socio...

Scusate.

Ovviamente sono malignità.

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Attendo silenzi assordanti e avoco a me capacità ispettive che non ho ma avuto né millantato: ma a millantare son buoni davvero tutti…




Ho visto veri professionisti della millanteria...

(magari questa è un'altra storia).

1 commento:

  1. Concordo, io lo pago regolarmente dal 1992, da quando sono andato a vivere da solo.
    A proposito, bello quel TV Sanyo!
    Paboo

    RispondiElimina

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