marco valenti scrive

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1 dicembre 2011

la Cuccìa per il 13 dicembre


















Posto, ogni anno, lo stesso pezzo. Lo faccio perché poi non diciate che non vi avevo ricordato in tempo questo dolce straordinario.
Lo faccio per le mie origini siciliane alle quali tengo.





Arriva il giorno di Santa Lucia, il più corto. 
Mentre ci si prepara alle fatiche alimentari del periodo natalizio in Sicilia si festeggia la giornata con la cuccìa, meraviglioso dolce… dolcissimo. 

Nel 1646 Siracusa fu colpita da una grave carestia, durante la dominazione spagnola e nella disperazione del momento giunse una nave carica di frumento. 
Questa circostanza venne ritenuta un miracolo e da quel momento alla devozione per Santa Lucia è stato associato l'uso del mangiare la cuccia il 13 dicembre di ogni anno.

Il nome "cuccia" può derivare dal sostantivo "cocciu", chicco, o dal verbo "cucciari" che significa mangiare un chicco alla volta. La tradizione vuole che questo dolce sia distribuito a familiari, amici e vicini di casa.

A Palermo Santa Lucia non porta doni, la tradizione vuole che in questo giorno non si mangi pane ne pasta ne i loro derivati ma che non manchi la cuccia, preparata da una sola persona che poi la distribuisca al resto della famiglia.



RICETTA:

Ingredienti per 4 persone:
1 confezione di grano pronto per pastiera o 250 g di grano tenero (frumento), 400 g di ricotta fine, 150 g di zucchero, 100 g cioccolato fondente o già in chicchi, 100 g canditi a dadini (in sicilia spesso si usa la “zuccata”: candito di zucca a pezzi sottilissimi), cannella, sale.



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Preparazione: se non usate il grano già pronto (tipo quello in barattolo con cui si fa la pastiera napoletana), mettetelo a bagno per una notte, sciacquatelo, lessatelo in acqua bollente leggermente salata per circa un'ora. Assaggiatelo, ricordate che deve essere molto tenero. Scolatelo e lasciatelo raffreddare. Lavorate la ricotta con lo zucchero e un cucchiaino di cannella, quando è a crema unite i canditi e il cioccolato spezzettato il più possibile. Incorporate il grano lavorando accuratamente, versare in coppette o in uno stampo da budino che avrete foderato con pellicola trasparente per poterlo sformare facilmente. Servite freddo, guarnito con fettine di arancio candito e cioccolatini.
...è buonissima!

4 commenti:

  1. Molto semplicemente domattina andrò alla pasticceria siciliana di piazza Pio XI a Roma (piazza piocsi - ma questa è un'altra storia) e mi farò nuovo!

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  2. e gli amici?
    spalluzza

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  3. :-)... Gli amici sono sempre benvenuti: parliamone.

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Costretto al test di verifica dal proliferare di spam. Mi spiace. Spero molto in tanti commenti e spero che, a prescindere dal fatto che non vengano moderati da me, siano di buon gusto e vengano firmati. Buona lettura e buon commento a tutti.