le cose ci sono, sono lì a rispondere ai nostri sguardi più o meno sicuri, alle domande che non facciamo e nemmeno sappiamo, a salvarci e a condannarci: sempre e pur tuttavia solo cose. Sarebbero chiare se noi non fossimo così confusi. Non sono le cose a comandare ma l'atteggiamento che abbiamo noi di fronte ad esse. Come ci poniamo, come scegliamo se parlare o meno e cosa dire e cosa tenere per noi e non condividere. Cosa lasciare andare.
marco valenti scrive

8 agosto 2015
Cattiva notizia per chi ha già acquistato il mio ultimo romanzo
Una cattiva notizia per chi ha già comprato il mio ultimo romanzo, RIP, uscito in ebook per la Collana di narrativa italiana Officina Marziani dell'editore Antonio Tombolini.
Mi rincresce.
L'Editore ha deciso, unilateralmente, di abbassare il prezzo da sei euro e novantanove centesimi a 4,99.
Acquistabile su tutti gli store online.
A tutti, buone letture.
16 luglio 2015
Buona estate a tutti
mentre leggi senti questa, da youtube. aprila in un'altra finesta e leggi. grazie.
Estate
Sei calda come il bacio che ho perduto
Sei piena di un amore che è passato
Che il cuore mio vorrebbe cancellare
Estate
Il sole che ogni giorno ci scaldava
Che splendidi tramonti dipingeva
Adesso brucia solo con furor
Tornerà un altro inverno
Cadranno mille pètali di rose
La neve coprirà tutte le cose
E forse un po' di pace tornerà
Estate
Che ha dato il suo profumo ad ogni fiore
L' estate che ha creato il nostro amore
Per farmi poi morire di dolor
Estate
Sei calda come il bacio che ho perduto
Sei piena di un amore che è passato
Che il cuore mio vorrebbe cancellare
Estate
Il sole che ogni giorno ci scaldava
Che splendidi tramonti dipingeva
Adesso brucia solo con furor
Tornerà un altro inverno
Cadranno mille pètali di rose
La neve coprirà tutte le cose
E forse un po' di pace tornerà
Estate
Che ha dato il suo profumo ad ogni fiore
L' estate che ha creato il nostro amore
Per farmi poi morire di dolor
Estate
Dal duemila e otto.
Vi dico quel che vi vorrei far capire e capire con voi da lì.
Da quell’epoca sono successe un sacco di cose, ho letto
libri, ne ho scritti altri, ho sperimentato ricette, bevuto vini, ascoltato
musica, viaggiato (poco) e pensato (più di quanto abbia testimoniato qui).
E’ adesso un’epoca buia.
Molto più oscura di quanto non venga percepita.
Comunicare è più social, carte false, trucchi che quasi tutti
crediamo realtà.
La realtà ci sfugge ed è più in là.
La vedi andare via e non hai fiato per trovare le parole per
dirlo.
Avresti risposte ma nessuno, nessuno, ti fa più domande.
Soffochi.
Parli meno. Forse rantoli.
Magari stai semplicemente facendo una entrata trionfale nella
terza età.
All’inizio dell’anno mi sono ripromesso di parlare di meno e
meglio.
Ho scritto estremamente meno su questo blog. Promessa mantenuta.
Ho scritto estremamente meno su questo blog. Promessa mantenuta.
Mi interrogo se venga compreso ma non è importante. Resteranno comunque alcune ricette favolose,
qualche vino buono e pensieri sparsi.
Magari troppo.
Sarebbe stato meglio un blog letterario, o musicale, o
umoristico: comunque monotematico?
Non credo che siate tutti monotematici. Io non lo sono o, almeno, provo a non esserlo.
Però fa caldo – non dite che è estate ed è normale – e credo
che la cosa migliore sia augurarvi che sia una bella estate.
Barcollo; non mollo; mi faccio vivo, prima o poi, e ho molte
più cose da dirvi di quanto faccia.
Meglio.
La teoria del troppo pieno.
Auguri.
Buona estate comunque sia.
Non andate via. Oppure tornate, dopo.
11 luglio 2015
UNITI NELLA DIVERSITA'
Si è parlato
parecchio del debito della Grecia; si è parlato dei problemi legati ai
drammatici flussi migratori che stanno inondando le nostre coste; si è parlato
di misure economiche e di come hanno ristretto le nostre capacità personali di
spesa.
Argomenti
apparentemente molto diversi e sui quali le opinioni,
con opinionisti professionali più o meno titolati e legittimati,
si sono divise con grande asprezza di toni.
con opinionisti professionali più o meno titolati e legittimati,
si sono divise con grande asprezza di toni.
Ognuno potrà avere il proprio legittimo pensiero (purché pensi):
quel che penso io ha rappresentazioni frammentate in spezzoni di dichiarazioni di vari e molto differenti esponenti politici.
quel che penso io ha rappresentazioni frammentate in spezzoni di dichiarazioni di vari e molto differenti esponenti politici.
Vorrei provare a
volare alto.
Vorrei prendere tutto questo da un altro punto di vista e
condividere quel che penso.
Sapete tutti qual è
il motto della Unione Europea: “uniti nella diversità”, usato dal 2000.
In
varietate concordia, latino.
Suona bene.
Suona bene.
2 luglio 2015
In fondo, il titolo
Mi tira, sotto la suola,
mi aumenta la gravità,
m’attacca al
suolo.
Strascico il piede,
mi fermo,
osservo la cosa.
Batto come lo zoccolo di un toro
prima della carica.
Struscio ancora
e ancora invano.
Enorme, schifosa,
lercia, lurida e bastarda.
Dispero.
Mi rassegno all’erba,
cerco un legnetto,
esploro.
Mi siedo, mi curvo
e ancora osservo.
Sfilo, raschio, sudo.
Il bastoncino viene fatto prigioniero
ma, a fatica, lo
libero.
Saltello
cercandone un fratello:
lo trovo
e ricomincia la
lotta.
Impiego del tempo,
del mio tempo, pervicacemente
Fino a un risultato
appena decente.
Mi incammino, rumore sinistro
dal piede sinistro.
Uno schiocco residuo.
La casa è vicina
Penso a coltelli e pagliette
In cucina
Altro lavoro
Ritrovare decoro
E tornare all’ex ante
Fiammante.
Rimane un pensiero
Cattivo, funereo.
“Ma perché un attimo prima di sputazzare la tua gomma
americana di merda non ti ci sei strozzato?”
(Marco Valenti – estate 2015)
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