marco valenti scrive

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1 ottobre 2010

scuola



Oggi, primo di ottobre, è S. Remigio. Anni fa era il primo giorno di scuola: le lunghe vacanze estive terminavano il trenta settembre e gli scolari di prima elementare venivano chiamati remigini.
Le cose non stanno più così ma a me piace ricordare quel tempo e oggi, con una vecchia canzone di Eugenio Finardi voglio augurare buona scuola (malgrado tutto) a chi insegna e a chi impara.
Emmevù


Ci dicevano, insistevano, di studiare che da grandi ci sarebbe stato utile sapere le cose che a scuola andavamo a imparare che un giorno avremmo dovuto anche lavorare.


E c'è chi è stato promosso, c'è chi è stato bocciato, chi non ha retto la commedia ed è uscito dal gioco ma quelli che han studiato e si son laureati dopo tanti anni adesso sono disoccupati.


Infatti mi ricordo mi sembrava un po' strano passare quelle ore a studiare latino perché allena la mente a metter tutto in prospettiva ma io adesso non so calcolare l'iva.


Io volevo sapere la vera storia della gente come si fa a vivere e cosa serve veramente perchè l'unica cosa che la scuola dovrebbe fare: è insegnare a imparare Io per mia fortuna me ne son sempre fregato non facevo i compiti, non ho quasi mai studiato. Ascoltavo dischi, mi tenevo informato. Cercavo di capire ed adesso me la so cavare.


Perciò va pure a scuola per non far scoppiar casino, studia matematica ma comprati un violino, impara a lavorare il legno, ad aggiustar ciò che si rompe, che non si sa mai nella vita un talento serve sempre.