Riesco ad aggiungere ansie al mio viaggiare in modo imperfetto e voglio raccontare l’ultima arrivata in ordine di tempo.
Il primo tratto dei miei spostamenti, dei miei viaggi, avviene il più delle volte con il mio scooter.
Da casa, trolley tra le gambe, mi reco alla stazione dove lascio il velocipede e prendo il treno; l’aeroporto è servito da un trenino e, quindi, anche quando mi aspetta un volo la procedura è la stessa.
Non sono possessore di autorimessa e quindi il mio due ruote rimane parcheggiato vicino casa, su strada.
Il modello di ciclomotore che uso attualmente è un Piaggio Liberty, 150cc, e – per quanto non sia in cima alle mie preferenze in materia di due ruote – svolge egregiamente il suo mestiere. Tuttavia ha una particolarità costruttiva, singolare, che porta all’ansia di cui voglio parlare. Sul lato destro del mezzo, una trentina di centimetri sotto la sella, è visibile un bulbo che ha la funzione di portare il carburante dal serbatoio al motore. Orbene è possibile smontarlo con una botta secca e prosciugare il serbatoio.
In altri termini: gli dai un calcio, ci metti sotto una lattina o una bottiglia di plastica, ti procuri un po’ di benzina. Al mattino, quando vado a slegare il mezzo, trovo il danno. Se riesco rimetto il bulbo nel suo alloggiamento riutilizzando la fascetta (quando non rotta) con un cacciavite a croce e spingo fino al più vicino distributore aperto. A volte capita che nella manovra si rompa il bulbo. In questo caso serve attendere l’apertura di un meccanico, spingere fin lì il motorino, accordarsi sui tempi di riparazione e proseguire in altro modo.
Ho lo stesso motorino da alcuni anni e quanto vi ho raccontato è successo, più o meno, una decina di volte.
Bene. Immaginate di avere un treno che parta alle otto di mattina (o un aereo alle nove, nove e trenta) e che servano almeno venti minuti di scooter per arrivare in stazione. A me capita.
E se qualche grandissimo cornuto ha fatto self service?
Ecco la nuova ansia.
Se lo becco, vi assicuro, diventa questione da codice penale. Come si dice dalle mie parti “mi rovino”.
Una moto-rimessa pubblica chiede cifre irragionevoli, cambiare il mezzo ha, pur esso, i suoi costi e, pertanto, non ho soluzioni prossime.
Ne avrei fatto a meno. Suggerimenti?
A parte appostamenti finalizzati a scoprire e ..."biiiip"... il deficiente che arriva a rubare qualche euro di benzina, va bé che con i prezzi di questi ultimi tempi vale quasi quanto un metallo prezioso! :(
RispondiEliminaMa se provi a svuotare il serbatoio quando parcheggi il motorino e la mattina ripristini tubo e benzina? E' una seccatura e fa perdere tempo. Però a forza di trovare il serbatoio vuoto, il deficiente, quanto tale, crederà che c'è un altro ancora più deficiente di lui che ti ruba la benza, e ti farà il pieno per poi sottrartelo! Come dire, perde il pelo ma non il vizio, di essere deficiente! :DDD