Tagliolini al nero di seppia e aringa affumicata e Muscadet Coteaux de la Loire.
Amici a cena che non vedo spesso, purtroppo, per varie ragioni. Ci si racconta con semplicità, prossimità e affetto grandissimi. Una serata lunga, ora leggera ora impegnativa, mai pesante. Tante cose per riempire i silenzi, tante altre sottintese.
Ho perfino tirato fuori la mia chitarra per lasciarla in mani più sapienti e si è cantato. Ce ne vorrebbero di più sia di amici così che di serate come queste.
Diversi gli esperimenti culinari: conto di tornarci sopra.
Mi fermo ai tagliolini del titolo e all’abbinamento felicissimo col bianco francese.
Tagliolini al nero di seppia.
Neri di loro.
Escono così dal supermercato.
Aringa affumicata. Questa, che esce troppo salata dal supermercato, bisogna lasciarla a bagno nel latte per qualche ora.
A quel punto si arrende…
Formaggio _”da spalmo” (non necessariamente quello a cui tutti pensate perché di marca e perché ricorda una città del nord America… uno simile va benissimo).
Mollica di pane abbrustolito.
Passa in padella l’aringa. Sfrangila. Disintegrala. Mettici il formaggetto. Amalgama. Mantèca il tagliolino e aggiungici la mollica.
Godi.
(godi è la traduzione dall’inglese “enjoy”: a me pare che l’idea che anche in un ristorante di mezza tacca in Inghilterra ti dicano “Goditi il pasto” li risolleva - sia chiaro: parzialmente…- da tramezzini al cetriolo e pudding. Non credo di sbagliare).
Era bello quando la mollica si faceva grattando a mano il pane secco.
Era meglio perché era una grana differente e molto più grossa e varia rispetto alla farina di pane che spacciano oggi per pan grattato. Mi ricordo nonna e la grattugia.
Il senso del non sprecare e l’amore per le cose fatte a modo.
Chiara la procedura? Non sono mica suor germana!
Beveteci un bianco secco secco.
Non riesco a spiegare come vorrei i vini francesi. Li conosco assai meno dei nostri. Questo bianco di 12 gradi è corposo abbastanza da reggere l’abbinamento con l’aringa, ha aromi che non ho incontrato nei bianchi italiani e che perciò non so descrivere. Gradevolissimo. Tanto da lasciarvi un link che può raccontarlo meglio di me: http://www.vinsdeloire.fr/vins_vdl/fiche_aoc.aspx?ID=3C49AE0D-069C-4E87-940F-F3D5D07C1076