marco valenti scrive

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5 febbraio 2019

Riabitare l'Italia





RIABITARE L'ITALIA
Le aree interne tra abbandoni e riconquiste

Progetto di: Filippo Barbera, Fabrizio Barca, Giovanni Carrosio, Domenico Cersosimo, Antonio De Rossi, Carmine Donzelli, Arturo Lanzani, Laura Mascino, Pier Luigi Sacco

A cura di Antonio De Rossi

Progetti Donzelli
2018, pp. VIII-594, rilegato
ISBN: 9788868438494

«Invertire lo sguardo. 
Guardare all’Italia intera muovendo dai margini, dalle periferie. Considerare le dinamiche demografiche, i processi di modernizzazione, gli equilibri ambientali, le mobilità sociali e territoriali, le contraddizioni e le opportunità, per una volta all’incontrario. 
Partendo dalla considerazione che l’Italia del margine non è una parte residuale; che si tratta anzi del terreno forse decisivo per vincere le sfide dei prossimi decenni.»

Innanzi tutto che cosa si intende per “aree interne”? 
Cerco di spiegarlo in breve. 

Per ogni Comune italiano è stata misurata la distanza dai principali centri di offerta di servizi essenziali (salute, istruzione, mobilità collettiva), la perdita demografica negli anni, la perdita di superficie agricola utilizzata per arrivare ad una classificazione di perifericità piuttosto scientifica.

Ne è derivato che risultano aree interne, periferiche, il 53% dei comuni (sono in tutto 4.261), che ospitano il 23% della popolazione (oltre 13 milioni di abitanti), ed occupano una porzione del territorio che supera il 60% della superficie nazionale.

Questo saggio è interessantissimo e fortemente attuale, utile a pensare al nostro Paese – ai suoi pieni e ai suoi vuoti – con occhi un po’ più consapevoli e sguardo più educato. 
Non è un manuale ma raccoglie e analizza storie e dati difficilmente controvertibili fino a consentire ad un lettore attento di maturare opinioni o anelare traiettorie di sviluppo territoriale sensate.

Per capirci: non per luoghi comuni o per sentito dire.
Leggere, informarsi e formarsi è l’unica ancora di salvezza ad un mare mainstream di pronta beva.



Chi legge il mio blog sa che non parlo spesso di libri e che ne parlo a modo mio, senza pretese elevate: questo saggio mi ha tenuto per parecchi giorni lontano da un bel giallo italiano che non vedo l’ora di leggere.
Ma è un testo utile, utilissimo, a pianificatori, paesaggisti e paesologi, urbanisti e ambientalisti, sociologi e statistici, pensatori e sognatori.

Perché vi piaccia non serve che abitiate la periferia del mondo ma che vogliate guardare il mondo che abitate anche (almeno anche) dal suo bordo oltre che dal centro.


Riporto di seguito utili informazioni dal sito dell’Editore Donzelli.

A dispetto dell'immagine che la vuole strettamente legata a una dimensione urbana, l'Italia è disseminata di «territori del margine»: dal complesso sistema delle valli e delle montagne alpine ai variegati territori della dorsale appenninica, e via via scendendo per la penisola, fino a incontrare tutte quelle zone che il meridionalismo classico aveva indicato come «l'osso» da contrapporre alla «polpa», e a giungere alle aree arroccate delle due grandi isole mediterranee.

Sono gli spazi in cui l'insediamento umano ha conosciuto vecchie e nuove contrazioni; dove il patrimonio abitativo è affetto da crescenti fenomeni di abbandono; dove l'esercizio della cittadinanza si mostra più difficile; dove più si concentrano le diseguaglianze, i disagi. 
Sommandole tutte, queste aree - «interne», «fragili», «in contrazione», «del margine» -, ammontano a quasi un quarto della popolazione totale, e a più dei due terzi del l'intero territorio italiano. 


Abbastanza per farne l'oggetto di una grande «questione nazionale». Se non fosse che hanno prevalso altre rappresentazioni: il Sud in perenne «ritardo di sviluppo»; il «triangolo industriale» della modernizzazione fordista; la «terza Italia» dei distretti.



INDICE del libro
Introduzione. Per una nuova rappresentazione del paese Italia di Antonio De Rossi

Parte prima. Verso nuovi atlanti 1. L’Italia dei pieni e dei vuoti 2. Le mappe della cittadinanza nelle aree interne 3. Le Italie in contrazione

Parte seconda. Storia e rappresentazioni 1. L’Italia dell’«osso». Uno sguardo di lungo periodo 2. L’urbanizzazione diffusa 3. Il secondo Novecento: rappresentazioni dell’Italia dei margini 4. Prove di strategia urbana e territoriale di fine secolo 5. Il sentimento dei luoghi, tra nostalgia e futuro

Parte terza. Persone e trasformazioni 1. Il costruito, tra abbandoni e riusi 2. Accessibilità, mobilità e reti di servizi 3. Gli imprenditori e i luoghi 4. Periferie resilienti 5. Montagna e città: verso nuovi equilibri? 6. Cooperative di comunità: fare economia nelle aree interne 7. Gli innovatori sociali e le aree del margine 8. Le migrazioni interne 9. Immigrazione straniera e neo-popolamento nelle terre alte 10. I nuovi montanari sognano anche nuove montagne? 11.Indigeni del XXI secolo 12. I cittadini del margine al voto

Parte quarta. Progetti e politiche 1. La Strategia nazionale aree interne 2. Scuola, comunità, innovazione sociale 3. Cittadinanza attiva e partecipazione 4. Enti e risorse territoriali: lo scenario normativo 5. Boschi e green economy 6. La questione energetica vista dalle aree interne 7. Progetto e pratiche di rigenerazione 8. L’innovazione sociale a base culturale

Conclusioni. Immagini, sentimenti e strumenti eterodossi per una svolta radicale di Fabrizio Barca

Con 36 mappe originali a colori

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