marco valenti scrive

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7 luglio 2014

Amico, nemico, amante




Amico, nemico, amante

Autore: Alice Munro (traduttore: Susanna Basso)

Titolo: Nemico, amico, amante...

Casa editrice: Einaudi

Anno: 2003

ISBN: 9788806174682

Pagine: 315

Formato: cartaceo; eBook

Mi rendo conto di non parlare di un autore nuovo o sconosciuto. Alice Munro (1931) è la scrittrice canadese  vincitrice del premio Nobel per la Letteratura nel 2013, assegnatole il 10 ottobre. Già vincitrice per tre volte del Governor General's Award, il più importante premio letterario canadese. Ma ho voglia di parlare di questo libro.
Chi volesse approfondire vita e opere della Munro (si pronuncia manróu potrebbe partire dall’Enciclopedia Treccani: http://www.treccani.it/enciclopedia/alice-munro/




Partiamo dal sito della Casa Editrice.

Nove racconti perfetti: la musica del quotidiano, il gioco smorzato dei sentimenti e delle allusioni. Da Flannery O'Connor a Henry James, da Chechov a Tolstoj, non c'è un autore di racconti al quale Alice Munro non sia stata paragonata. Ma la sua capacità di dipanare in un lampo l'irriducibile complessità della natura umana è incomparabile. Questi racconti possiedono la straordinaria capacità di trascinare il lettore nei meandri di una memoria che non è la sua per risvegliare emozioni che sono di tutti. La scrittura della Munro è aperta, lussureggiante, fitta di accadimenti e particolari necessari. Il paesaggio canadese, la natura selvaggia del Nord Ovest partecipano alle emozioni dei personaggi, integrano la loro storia, determinano le loro decisioni.

Ecco l’elenco dei racconti.

  1. Nemico, amico, amante... ("Hateship, Friendship, Courtship, Loveship, Marriage")
  2. Il ponte galleggiante ("Floating Bridge")
  3. Mobili di famiglia ("Family Furnishings")
  4. Conforto ("Comfort")
  5. Ortiche ("Nettles")
  6. "Post and Beam"
  7. Quello che si ricorda ("What Is Remembered")
  8. "Queenie"
  9. "The Bear Came over the Mountain"

La più bella frase su questo libro la ha scritta Pietro Citati: «Fra pochi anni, chiunque vorrà parlare di un bellissimo racconto, o di una sottile accortezza narrativa, o di una visione del mondo tanto ricca quanto inafferrabile, dirà: "Mi ricorda un libro di Alice Munro. Lo leggerò subito"».

Qualcosa che ho pensato io.
Nove storie meravigliose che sono felice di aver centellinato, assaporandone tutta la straordinaria maestria di una autrice che sa perfettamente cosa descrivere, cosa dettagliare e cosa lasciare alla sensibilità di noi lettori. Ognuno di questi racconti parla di vite non straordinarie e di situazioni che potremmo definire comuni, un rapporto fra sorelle, le diverse fasi della vita matrimoniale, i tradimenti, un momento nel  passaggio  all'età adulta, una malattia che degenera, un tradimento.



Cosa raccontare e cosa lasciare che si sviluppo nella testa di chi legge non è mai casuale; tutto è regia, penna straordinaria, sapienza narrativa da premio Nobel. Ogni pennellata è uno scalpello nell’anima del lettore. 
Se qualche lettore ha perso qualcosa vuol dire che ha letto troppo velocemente o distrattamente: mi era capitato con il primo racconto, che da il titolo alla raccolta, e lo ho riletto. Rileggendolo mi sono reso conto che non c'era nessun buco narrativo, come avevo pensato alla prima lettura. Un altro motivo per il quale vantarmi di essere un lettore lento: se non sto leggendo letteratura di genere (per esempio un bel poliziesco) ho voglia di riflettere su molte delle frasi o delle pagine che sto leggendo.
Ho bisogno di elaborare, di tornare indietro, di sottolineare con la matita; in qualche caso mi servono pause per lasciare decantare quel che ho letto prima di proseguire la lettura. Durante la lettura di questa raccolta ho letto altri libri, alcuni belli, intervallando la Munro con altri. Scelta giusta.
Quel che intendo dire è che ci sono libri che non si possono tracannare ma vanno sorseggiati per assaporarne più aspetti possibile e al meglio e questo è veramente un libro di quel tipo.

Piccola divagazione.
Se qualcuno riesce a cogliere tutto il bello di un paesaggio correndo ad altissima velocità con una macchina da corsa chiarisco che ha tutta la mia stima e considerazione. Semplicemente io non ho questa capacità. Confesso che per un bel po’ la frase “ho letto il tuo libro tutto d’un fiato”, quando mi è stata rivolta, mi ha lasciato in testa una serie di domande su quanto dei miei intenti fosse arrivato a destinazione. Poi, come ho detto sempre, un libro è di chi lo legge. È anche vero che se sono bravo quel che voglio che arrivi deve avere gambe forti e saper arrivare. Mi fanno sorridere, comunque, e non mi persuadono quegli articoli che consigliano i lettori su come fare a tenere una media altissima di libri letti per anno e non sono interessato a gareggiare al gioco “chi legge di più ha vinto”. Mi fanno sorridere anche quelli che copiano i commenti dei libri e li postano nel web facendo finta che siano loro elaborazioni originali.
Fine della piccola divagazione: torniamo a “Amico nemico, amante”.

Applausi convintissimi a questo libro di Alice Munro.
Personalmente trovo che "The bear came over the mountains", da solo, valga più di altre storie più lunghe di un gran numero di autori che vanno per la maggiore. Come negli altri casi in cui ho parlato di un libro è un libro sul quale mi piacerebbe parlare con altre persone che lo abbiano già letto e confrontarmi con loro. Libro imperdibile.


Una citazione, per chi lo ha già letto e amato.

– Sono contenta di vederti, –

disse,

tirandogli i lobi delle orecchie.

– Per quanto ne sapevo potevi essere 

semplicemente sparito, 
– 
disse. – 

Potevi essere montato in macchina 

senza un pensiero al mondo


e avermi lasciata qui

Abbandonata.

Lui appoggio la faccia 

ai capelli bianchi di lei, 

alla cute rosa, 
alla dolce curva del cranio.

 –
 Mai e poi mai, – disse.




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