le cose ci sono, sono lì a rispondere ai nostri sguardi più o meno sicuri, alle domande che non facciamo e nemmeno sappiamo, a salvarci e a condannarci: sempre e pur tuttavia solo cose. Sarebbero chiare se noi non fossimo così confusi. Non sono le cose a comandare ma l'atteggiamento che abbiamo noi di fronte ad esse. Come ci poniamo, come scegliamo se parlare o meno e cosa dire e cosa tenere per noi e non condividere. Cosa lasciare andare.
marco valenti scrive

8 settembre 2018
Il dossier E
21 novembre 2017
RIP (il romanzo)
Guardate il video
Poi, in qualsiasi formato (ebook, audiolibro, cartaceo) compratelo e leggetelo.
Non vi lascerà indifferenti.
25 giugno 2017
Per preparare un uovo sodo
24 novembre 2014
ci sono momenti
30 settembre 2014
Chi dice che scrivere è sofferenza
Per quel che può valere il mio parere, io non credo che scrivere sia sofferenza.
La sofferenza è un'altra cosa ed è molto più seria.
Scrivere può essere faticoso, anche molto. Sì.
Fatica, impegno, difficoltà, responsabilità.
Si tratta piuttosto di intensità, di rimanere concentrati sulla parola e anche sul processo che riesce a rendere universale o comunque interessante un fattarello qualsiasi - particolare - vero o inventato, personale o sentito dire o surreale.
A volte si può anche partire da questioni che ci hanno toccato personalmente provocando dei dolori.
Sono le cose che ci hanno provocato dolore. Sono i fatti che ci capitano che possono provocare dolore: la scrittura non c'entra.
Il dolore non può essere scriverne.
Scrivere non è dolore.
Scrivere è gioia e privilegio.
Chi dice che scrivere è sofferenza soffrirebbe comunque.
Marco Valenti
17 maggio 2014
di vino o di fiume. Un premio
26 marzo 2014
Io, la scrittura e tutto il resto
Negli anni mi è capitato che mi intervistassero a proposito dei libri che ho scritto o su argomenti legati alla scrittura.
Non sono interviste frequenti ma alcune sono state piacevoli e più interessanti di altre.
Qualche giorno fa ne è uscita una che reputo particolarmente bella. Me la ha fatta Carla Casazza ed è uscita nel web su Carta e calamaio.
Quali sono, secondo te, le premesse che “autorizzano” un aspirante autore a prendere in mano la penna (o la tastiera)?
Una buona dose di inventiva, capacità di ordire una trama e padronanza del linguaggio sono i tre presupposti per scrivere. La voglia di raccontare le tue storie ad altri è la molla per pubblicare. Voler essere ascoltati da altri che non siano le persone che ti sono prossime per amicizia o parentela.
Come definiresti la tua scrittura?
“Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla”,
In questa frase tratta da Novecento di Baricco c’è tutto quel che mi sento di premettere quando parlo del mio scrivere e del mio ostinarmi a proporre le storie che scrivo. Un mio caro amico, volendo definire scherzosamente il mio modo di scrivere, mi ha definito uno “storyteller” e a me sta bene.
Sono un cantastorie. Sono uno che ha un sacco di storie da raccontare ed ha la pretesa di ritenersi in grado di saperle raccontare, che presume di avere la tecnica, i mezzi, la voglia, la padronanza della lingua italiana, per raccontarle.
Scrivere, se hai storie da raccontare, è ineludibile.
Quando non dò seguito alle mie storie è solamente perché sono sopraffatto dal vivere e dal quotidiano.
Sono uno che ci mette l’anima per intero.
L'intervista intera è al link:
http://cartaecalamaio.com/2014/03/24/io-la-scrittura-e-tutto-il-resto-intervista-a-marco-valenti/
21 novembre 2013
Perché scrivo
6 aprile 2012
S come scrivere, scrittura, scrittore
13 settembre 2011
Semifinale: "Cometa e bugie" c'è!

Qualcuno mi ha suggerito di raccontare la cosa anche qui perché, correttamente, non è detto che chi passa di qui abbia avuto la notizia da altre fonti.
Cometa e bugie sta partecipando al Concorso "il mio esordio" insieme a circa altri 2.600 romanzi autopubblicati sul sito di Repubblica/L'Espresso; il romanzo è tra i 200 titoli in semifinale; tra questi il mese prossimo ne saranno scelti 30 ed infine il vincitore verrà pubblicato da Feltrinelli.
Essere tra i primi duecento è già uno splendido riconoscimento.
Riporto un paio di link per conoscenza e ringrazio tutti quelli che lo hanno letto.
http://temi.repubblica.it/ilmiolibro-holden/romanzi-in-gara-ecco-i-semifinalisti-al-via-il-secondo-round/
http://temi.repubblica.it/ilmiolibro-holden/lelenco-dei-semifinalisti/
1 settembre 2011
L'eclissato

Una piccola premessa. In questo blog ho già parlato di libri che mi sono piaciuti (oltre quelli scritti da me) e la Tag libri può condurvici. Uno dei criteri è stato quello di dare voce ad opere di autori meno conosciuti ma meritevoli di essere letti ed apprezzati.
Con grandissima convinzione consiglio “l’eclissato” di Roberto Ritondale perché è un libro scritto molto bene, insolito e molto interessante.
L’ECLISSATO
di Roberto Ritondale
ilmiolibro.it
2011
Il blog dell’autore – IL SOLE TRA LE MANI – è tra i “LUOGHI FREQUENTATI” in lista in questo blog, sulla destra.
La quarta di copertina.
Un’opera simbolica, tra ironia e malinconia, sulla solitudine e sul vuoto che impedisce di provare emozioni. Un viaggio avventuroso tra Napoli, Palermo, Milano e l’India.
Una metafora del mondo.
Un romanzo venato di giallo il cui genere – vagamente picaresco – si rinnova fino a incontrare l’anima.
La frase in copertina.
La solitudine è il fossato
che ognuno costruisce
intorno a sé per difendersi
dall’assedio del dolore
Cosa ne penso.
Senza voler svelare una trama intrigante, c’è un protagonista, Aldo Montesi, che inquieto si muove fuggendo qualcosa e rifuggendo gli stress da confronto – serrato – col proprio vissuto e con la violenza della vita, delle costrizioni, del mondo intero.
La costruzione sostenuta pervicacemente di un fossato di solitudine, anche rispetto al proprio vissuto, è affascinante e ben supportata nel plot del libro.
Una apparente svogliatezza del protagonista si rivela paradigma del lasciare andare le cose (tema a me caro) e del rinnovare se stessi aprendosi a nuove esistenze: come il bruco alla farfalla.
Lo stile asciutto e ragionato, le citazioni adoperate, i concetti vissuti ed espressi rendono questo bel romanzo più che godibile. Ne caldeggio la lettura.
Come averlo.
In un mondo editoriale sovrabbondante e distratto, Roberto Ritondale ha autoprodotto il suo romanzo appoggiandosi a ilmiolibro.it del gruppo Espresso/Repubblica.
Può essere prenotato in tutti i negozi Feltrinelli d’Italia;
può essere acquistato on line ai seguenti link, de ilmiolibro.it e la Feltrinelli.it
http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=619321
http://www.lafeltrinelli.it/products/2120006193211/L%27eclissato/Ritondale_Roberto.html
Citazioni più presenti.
I libri di Pessoa;
il pensiero di Hesse;
la musica di Pino Daniele.
“Personalia”.
Aldilà della amicizia virtuale di Facebook
(dove comunque ci condividiamo abbastanza pensieri)
Roberto ed io ci saremo visti non più di cinque volte, in situazioni di “gruppo”.
Nel condividere la passione per Pino Daniele lui parte avvantaggiato perché parte-nopeo.
Mi rispecchio molto nelle sue idee e nel suo modo di scriverle e di scrivere.
Prima o poi chiacchiereremo di più, da qualche parte, di musica, letteratura, scrivere e motivazioni.
Mi piacerà.